Il ritardo accumulato del blocco dei lavori in piazza Repubblica a Cagliari sarà smaltito nel più classico dei modi, aggiungendo giorni alla data, presunta e auspicata, della fine dei lavori della metropolitana tra via Roma e la piazza del tribunale. E si preannuncia un’estate rovente, per quanto gli operai abbiano già ripreso a scavare e piazzare pezzi di binari tra la zona dei campi dell’Ossigeno sino al maxi slargo via Dante-via Alghero. E cambia, soprattutto, il cronoprogramma. Tempi e luoghi nei quali intervenire vanno rivisti, eventualmente confermati, ma serve ovviamente più tempo. Carlo Poledrini, direttore centrale dell’Arst, ci tiene a farlo notare: “Abbiamo ripreso a lavorare spediti, entro l’anno contiamo di chiudere il tratto sino a San Saturnino, poi dovremo concordare con il Comune i nuovi cantieri, senza che ci siano conflitti”. Cosa significa? Che bisognerà attendere la fine della foresta urbana di Boeri in via Roma per tornare, a breve giro, con ruspe e operai nella strada-cartolina del capoluogo sardo.
“Prima ancor abbiamo tutto viale Cimitero e viale Diaz”, osserva Poledrini. E lì i tempi sono ancora da affinare una volta per tutte: i lavori potrebbero durare qualche mese o un anno. E il traffico subirà, inevitabilmente, altri stravolgimenti. Tutto per arrivare in piazza Matteotti e chiudere il collegamento della metropolitana tra la stazione dei treni e Settimo San Pietro. L’obbiettivo resta la fine del 2024, stando a quanto trapela. Ma il calendario non si può certo riavvolgere.











