Cagliari, sciopero negli autobus Ctm il 13 dicembre: possibili disagi per i passeggeri. A proclamare l’agitazione il sindacato Orsa che spiega così i motivi della protesta: “Non è servito a niente il tentativo di mediazione in Prefettura svoltasi il 20 novembre, dove il Vice Capo di Gabinetto Dott.ssa Maria Pia Garau ha dovuto constatare il rifiuto al confronto da parte della responsabile delle relazioni industriali del CTM/SpA che, trovandosi in forte difficoltà, non ha saputo neppure indicare nessun tema oggetto del confronto previsto dalla normativa contrattuale nazionale. La responsabile del CTM non ha mai attuato neppure l’informativa a ORSA Autoferro TPL, contrattualmente obbligatoria, come ad esempio “nascondendo” l’accordo aziendale sui 17 Quadri aziendali stipulato il 17/07/2017 con sole due O.S., pare in regime di esclusività, incidendo sull’indennità di funzione così da aumentare la retribuzione annua, a insaputa di Tutti gli altri Lavoratori del CTM, di oltre 3.000 euro annui giustificando che tale aumento era dovuto in quanto le retribuzioni non erano allineate alla media nazionale”.
“Ben vengano gli allineamenti delle retribuzioni dei Lavoratori – dichiara Luigi Melis, Segretario Provinciale ORSA Autoferro TPL Cagliari – perché conferma quanto da tempo da noi denunciato sui bassi salari in CTM. Ma l’allineamento delle retribuzioni deve essere applicato a tutti i Lavoratori del CTM a partire dal parametro contrattuale più basso. Infatti a noi risulta che, continua Melis -sommando anche il premio di risultato CTM annuale, ci siano differenze retributive che oscillano da 3.000 a 6.000 euro lordi annui rispetto ad altre aziende nazionali di TPL come ad esempio ATM Genova e che usufruiscono anche di più riposi annuali arrivando anche a 108 riposi a differenza del CTM dove si arriva ad un max di 64 per il personale Viaggiante. Ma senza voler andare troppo lontano, un conducente con parametro di ingresso 140 (il più basso) nell’Azienda Regionale Sarda ARST arriva a percepire al mese circa 1.400,00 euro netti a fronte dei circa 1.050,00 euro del CTM.
Questo comportamento vessatorio da parte della responsabile del CTM nei confronti dell’ORSA Autoferro TPL non può essere usata come una giustificazione per rifiutare il confronto su di un tema così importante che appare avere tutte le connotazioni discriminatorie nei confronti dei Lavoratori specialmente quando ciò accade in un’Azienda che regala utili di bilancio agli Enti Proprietari.
“Il CTM ha incamerato utili di bilancio di ben 2.893.000,00 euro nel 2015 e oltre 12 milioni di euro nel 2016 – continua Melis – di questi oltre 5 milioni sono stati versati agli Enti Proprietari su loro stessa delibera. Al Comune di Cagliari – conclude Melis – sono andati 3.381.827 euro; alla Città Metropolitana 1.250.000 euro e 375.000 euro al Comune di Quartu S.E., risorse che sarebbero servite per allineare le retribuzioni dei Lavoratori alla media nazionale di settore e per migliorare le loro condizioni di lavoro”.
Per questo ORSA Autoferro TPL ha chiesto un confronto all’azienda presentando una propria Piattaforma Contrattuale di secondo livello investendo anche gli Enti Proprietari del CTM ma, ad oggi, senza avere nessuna risposta. “Abbiamo appreso dai giornali la candidatura alle elezioni Regionali Sarde del Sindaco del Comune di Cagliari Massimo Zedda e attuale Sindaco della Città Metropolitana di Cagliari – dichiara Marco Cadau, Segretario RSA ORSA TPL/CTM-SpA – dove lo Stesso Sindaco dichiarava di essersi messo a disposizione di TUTTI i SARDI e che bisognava ripartire ascoltando la Base. Non vorremmo – conclude Cadau – che il Sindaco Zedda anche questa volta parlasse solo alla “sua” base visto che ancora non ha risposto alle nostre richieste di incontro che arrivano dalla BASE della SUA azienda. In virtù del comportamento vessatorio e discriminatorio da parte del CTM, che continua a rifiutare il confronto sulla nostra Piattaforma Contrattuale di secondo livello sul sistema premiante, retributivo e normativo di Tutti i Lavoratori del CTM/SpA, l’O.S. ORSA Autoferro TPL si vede costretta a proclamare una prima azione di sciopero al CTM di quattro ore per il giorno 13 dicembre 2018 dalle ore 10.30 alle ore 14.30. Inoltre in concomitanza dello sciopero, assieme alla FTS/CSS, è stata indetta un’Assemblea Generale di tutti i Lavoratori del CTM per decidere il proseguo della vertenza”.
In serata la replica del Ctm: “Lo sciopero del 13 dicembre è stato proclamato da un sindacato che, pur non essendo firmatario di alcun accordo, da tempo sta cercando di farsi riconoscere le prerogative riservate ai sindacati firmatari di contratto nazionale e aziendale, e cerca di costringere l’azienda a riconoscerle uno status che non le spetta utilizzando come strumento di pressione i disagi causati ai cittadini con gli scioperi che periodicamente insiste a proclamare.
CTM si confronta costantemente con le organizzazioni sindacali sui diversi temi che interessano i lavoratori dell’azienda, ma è del tutto strumentale richiamare la vicenda della distribuzione degli utili come se questi fossero a disposizione della società per le spese di gestione. Chiunque abbia conoscenza delle norme che disciplinano il funzionamento del bilancio di una società per azioni sa che gli utili di esercizio non possono in alcun modo essere utilizzati per aumenti salariali o altre spese.
Gli utili straordinari del 2016, al netto delle riserve di legge, sono stati destinati a un fondo per sostenere gli investimenti dell’azienda che si è concretizzato in un piano di acquisto di 57 nuovi mezzi per un impegno complessivo di 16,5 milioni, dei quali oltre 8,2 milioni sono risorse aziendali.
Attraverso questo rinnovo CTM sarà in grado di mantenere l’età media dei bus aziendali in linea con i valori di riferimento in ambito europeo ed elevare la qualità dell’offerta con l’impiego di autobus di ultima generazione. Il 25% dei mezzi, che verranno acquistati attraverso una gara che sarà presto bandita, sarà a trazione elettrica e quindi a emissioni zero.
I 5 milioni di utili del 2016 che sono stati distribuiti ai Soci serviranno a realizzare importanti infrastrutture sul territorio, di supporto al miglioramento del servizio CTM: nuove pensiline, riqualificazione delle fermate, nodi di interscambio e servizi.
CTM mantiene quindi l’obiettivo prioritario di rendere ai cittadini un servizio di trasporto pubblico di livello europeo, e continua ad applicare con la massima correttezza tutte le previsioni delle norme contrattuali e dei protocolli delle relazioni industriali, auspicando che vengano superate le pretestuose conflittualità che danneggiano sia la cittadinanza che l’azienda con i suoi lavoratori”.










