Il santo, il martire guerriero che si prepara a sfilare a Cagliari, senza le tribune e uno straccio di evento fa sconcertare Giuseppe Farris, candidato sindaco civico: “È un fatto gravissimo che dimostra ulteriormente il livello di approssimazione dell’amministrazione Truzzu, rispetto alla quale continuiamo a manifestare discontinuità. Sant’Efisio è un patrimonio dei cagliaritani e di tutta la Sardegna, lascia sconcertati questa gestione dilettantesca che crea dei danni a tutti”. L’ormai ex primo cittadino : “La politica la smetta di scaricare le proprie responsabilità sull’apparato burocratico. Truzzu ha scelto i dirigenti ai quali affidare i diversi incarichi, sono evidenti sotto gli occhi di tutti i vari danni che questa gestione complessiva sta apportando al tessuto cittadino”. Efisi “martiri gloriosu” non è più, ormai, solo fede, ma anche turismo. Il fatto che il primo maggio 2024, dopo il passaggio sotto palazzo Bacaredda, non ci sarà nessun evento: “Torna in mente il periodo del 1945, col santo che sfila su un carretto con la città devastata dai bombardamenti dei cosiddetti alleati. Un’immagine tristissima di quel periodo buio, da cui però poi Cagliari seppe risollevarsi”.
Intanto, va avanti la manifestazione quotidiana di ascolto dei cittadini, con due referendum importanti: “Sull’eliminazione di piste ciclabili e dei mastelli col ripristino di cassonetti di nuova generazione e con accesso personalizzato vicino alle abitazioni, potendo conferire i rifiuti a tutti i giorni e a tutte le ore. La nostra campagna va avanti, stiamo tra i cittadini. Sabato li aspettiamo al mercato di via Quirra, domenica a mercato di Sant’Elia”. Volontà confermata anche per i referendum consultivi: “Naturalmente verrà indetto dall’amministrazione comunale, in questa fase ci spetta l’onere di raccogliere le firme. C’è una straordinaria voglia di cambiamento, proseguiamo su questa strada. Abbiamo avvertito il bisogno dei cagliaritani, con 10063 interviste fatte in pochi mesi”.











