Sabato 30 marzo alle ore 11 presso l’aula Benedetto XVI del Seminario Arcivescovile di Cagliari, via Mons. Cogoni n. 9,
S.E. Rev.ma Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo Metropolita di Cagliari, Moderatore del Tribunale Ecclesiastico Metropolitano e di Appello (TEM) e del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Sardo (TEIS), alla presenza dei Vescovi Sardi, presiederà la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario 2019.
La prolusione, tenuta da S.E. Mons. Pio Vito Pinto, Decano del Tribunale Apostolico della Rota Romana, avrà come titolo “Matrimonio e famiglia nel cammino sinodale, a tre anni dalla riforma di Papa Francesco” e consentirà di leggere gli esiti della riforma voluta dal Sommo Pontefice con il Motu Proprio “Mitis Iudex Dominus Iesus”, dentro il cammino che l’intera Chiesa ha effettuato attraverso i due sinodi sulla famiglia. Mons. Pinto più volte ha sostenuto le rinnovate prospettive che la riforma ha aperto nella vita della Chiesa, essendo tra l’altro lui stesso uno degli ispiratori della medesima.
La prolusione sarà preceduta dalle relazioni dei Vicari Giudiziali del TEM e del TEIS che illustreranno le attività dei rispettivi tribunali per l’anno 2017. Sarà presente, con una breve comunicazione, in qualità di ospite, anche il Vicario Giudiziale del Tribunale Ecclesiastico di Nuoro e Lanusei.
Il Tribunale della Rota Romana, nota come Sacra Rota, è un dicastero della Curia romana ed è il tribunale ordinario della Santa Sede. È composto di prelati (uditori) nominati dal Pontefice, di cui il decano è il presidente. Non si occupa solo delle cause di nullità matrimoniale, che costituiscono comunque la grande maggioranza delle cause discusse presso la Rota ed è di fatto l’organo la cui giurisprudenza orienta tutta l’attività giuridica della Chiesa. La Rota è essenzialmente un tribunale di appello: la sua giurisdizione, che concerne sia i cittadini della Città del Vaticano sia i fedeli di ogni parte del mondo, si esercita: in primo grado nelle cause civili, ove siano convenuti vescovi diocesani, o altri enti immediatamente dipendenti dalla Santa Sede, e in ogni altra causa che il pontefice abbia avocato a sé, sia motu proprio sia per istanza delle parti; in secondo grado nelle cause già decise da tribunali diocesanie devolute immediatamente al pontefice, saltando i tribunali metropolitani; in terzo grado nelle cause già decise in secondo grado dai tribunali metropolitani e diocesani, e non ancora passate in giudicato. La competenza territoriale della Rota Romana è universale: quella per materia si estende a tutte le cause ecclesiastiche, contenziose e criminali, promosse da un fedele, salvo alcuni giudizi riservati personalmente al pontefice o alle Sacre Congregazioni.










