“Gli ammutinati del Cagliari dagli ingaggi sonanti”, li definisce il giornalista Nanni Boi nel suo blog, il primo che una settimana fa aveva parlato di ua parte dello spogliatoio che rema contro il tecnico Rastelli. E ora Nanni Boi fa anche il nome di Colantuono come possibile successore in caso di esonero, anche se Colantuono potrebbe finire invece al Bari in caso di Stellone. Ma anche lo scrittore Nino Nonnis nel suo Fb dichiara: “Potrebbe esserci la fronda.Se c’è sono incapaci anche in questo. Dovevano perdere anche col Palermo ed era fatta. Anche l’anno scorso rischiammo la goleada col Pescara e subimmo con altre, in una scadente serie B. Propenderei per una campagna acquisti insufficiente. Con giocatori di cui si conoscono i limiti da anni, quindi non vedo perché pretendere di più. E tutto paga Tachsidis, che lotta e suda. Storari è pronto per la Spagna, visto ieri potrebbe schivare un toro”. Ma intanto tornando a Nanni Boi, nel suo blog conferma l’ipotesi di uno spogliatoio spaccato: “Se volete leggere in queste pagine di Torino Cagliari 5-1, vi piaccia o meno non dovete far altro che tornare sul pezzo della settimana scorsa titolato “Rastelli, la rinascita e quelle scoppole sospette”. Quello degli ammutinamenti spontanei o indotti per capirci. Quando decisero di far fuori Trapattoni impiegarono quattro trasferte di seguito: persero 4-0 in casa dell’Inter, poi rimediarono un altro 4-0 in casa del Parma e un altro ancora (ma che ripetitivi!) all’Olimpico con la Lazio. In casa però la squadra se la giocava bene e quindi si rese necessario un altro cappotto (stavolta finì solo… 4-1) in casa della Juve. Stavolta l’obiettivo è migliorarsi (…) e per portarsi avanti col lavoro oltre al 5-1 odierno e al 4-1 in casa laziale c’è stato anche il 3-5 con la Fiorentina al Sant’Elia. Riusciranno i nostri eroi….? Qualcuno potrebbe obiettare: ma se volevano far fuori l’allenatore perché vincere 2-1 a Milano? In fondo tutto cominciò quel giorno, quando Borriello venne escluso dall’undici titolare e Storari ripescato all’ultimo momento. Beh, mettiamola così, dall’altra parte c’era chi aveva rubato l’idea. Povero De Boer”.













