È stato condannato a a 5 anni e quattro mesi di carcere, in primo grado, Fabrizio Aru, il pr e organizzatore della discoteca Soho di Cagliari accusato da una 24enne di averla costretta a subire rapporti sessuali nel bagno del personale del locale, come si legge nella denuncia presentata, il ventotto dicembre 2021: verso le 4:30 la ragazza, avendo bevuto quattro drink alcolici, ha sentito la necessità di usufruire dei servizi igienici. Aru, vista la fila di persone, l’ha convinta a seguirlo per farle utilizzare i bagni del personale, luogo riservato dove è avvenuta la violenza. Il giudice Luca Melis ha accolto pienamente le richieste della pm Ginevra Grilletti: Aru è stato condannato per violenza sessuale e assolto ma, in parallelo, assolto dall’accusa di violenza privata. Dovrà anche pagare una provvisionale di 25mila euro alla giovane, in attesa che venga quantificato l’intero importo del risarcimento. L’avvocato della vittima, Carlo Amat, si mostra soddisfatto: “Non perchè una persona sia stata condannata, non è mai un piacere, ma perchè questa sentenza riabilita e rappresenta una liberazione per la mia assistita che, nei mesi scorsi, è stata oggetto di molti commenti denigratori e di insulti sulle pagine social dei giornali. Va fatto notare che il giudice ha accolto in pieno quanto richiesto dal pm”.
Meno soddisfatto, ovviamente, Massimiliano Masia, legale di Aru: “Siamo stupiti, ci aspettavamo l’assoluzione piena per quanto ci riguarda. Il mio assistito era presente al momento della lettura della sentenze e non ha niente da dire, se non confermare ancora una volta che lui è totalmente innocente. Attendiamo i novanta giorni classici per avere le motivazioni e sicuramente faremo ricorso in appello”.










