Cagliari, raffica di ristoranti sbarrati alla Marina: strade semideserte e senza tavolini

No, non si è trattato di nessun “effetto lunedì”: quasi tutte abbassate le serrande dei ristoranti a ridosso di via Roma, tra viale Regina Margherita e il Largo nessun profumo di cibo: maxi serrata sino a giugno?


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Le testimonianze di alcuni ristoratori, raccolte ieri, per quanto autorevoli potevano lasciare spazio a qualche ragionevole dubbio: e se fosse solo “colpa” del giorno della settimana, lunedì? Invece no: primo martedì post lockdown da Coronavirus alla Marina, a Cagliari, e quasi tutti i ristoranti sono sbarrati. Cucine chiuse, sale chiuse, nessun profumo di arselle, orate o braciole di maiale che si spande nell’aria. Certo, i dati snocciolati ieri sera da Confcommercio, dopo il nostro reportage, erano chiari: ha riaperto solo un ristorante su cinque a causa del mix tra regole troppo complesse e difficoltà a reperire mascherine e guanti. Oggi, appunto, la conferma ulteriore: aperti solo piccoli locali come paninoteche e gelaterie, e si contano sulle dita di una mano le osterie e i ristoranti attivi. Da viale Regina Margherita a via Baylle è il festiva delle serrande abbassate e dei cartelli che annunciano una riapertura “a data da destinarsi”. Tra paura di contagi, crisi e norme definite da qualcuno non chiarissime, il piatto, vuoto, è servito.
Strade semideserte, c’è chi fa la spesa in uno dei minimarket “internazionali” presenti nel rione portuale e chi addenta un panino col kebab. E, in quelle che da anni sono state le strade della movida, ora regna il silenzio e abbonda lo spazio: i tavolini restano stipati dentro quei ristoranti chiusi che, forse, potrebbero riaprire non prima di giugno. Salvo ripartenze anticipate già dai prossimi giorni. 


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