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Un albergo al posto di una vecchio ristorante abbandonato sul lungomare Poetto. L’immobile verrà buttato giù e al suo posto sorgerà un hotel con 20 camere e piscina. A far storcere il naso agli ecologisti il fatto che per la realizzazione dell’albergo è necessario un ampliamento volumetrico del 30 %. Il progetto è stato votato in consiglio comunale all’unanimità in consiglio comunale. La proposta è della ditta Ralma.
I lavori previsti consistono nella demolizione integrale di un immobile di due piani terra, con giardino e gazebo poligonale regolare. L’edificio è stato realizzato negli anni ’60 del secolo scorso, all’altezza dello stabilimento D’Aquila, come seconda casa e attualmente ha destinazione commerciale anche se è chiuso da diversi anni.
Al loro posto un fabbricato a destinazione turistico ricettiva costituito da un piano interrato, due livelli fuori terra ed una terrazza praticabile accessibile dalla scala e dall’ascensore. Con in più una piccola piscina. Verrà riqualificata la recinzione esistente davanti alla strada e sarà riqualificato anche il cortile sistemato a verde con la manutenzione delle piantumazioni esistenti.
Il nuovo edificio destinato ad albergo, avrà capacità ricettiva pari a 20 posti letto distribuiti in 9 camere doppie, 2 camere singole a cui si aggiunge sala comune – reception accessibile, sistemata al piano terra.
Il bonus volumetrico. L’albergo è ammissibile solamente “grazie al credito volumetrico del 30% “, si legge nella delibera, “senza il quale l’edificio non raggiungerebbe questa sostenibilità economica, andando inoltre a pregiudicare la qualità architettonica dell’edificio che per destinazione d’uso viene riconosciuto come d’interesse pubblico dalla normativa vigenti”. I metri cubi passano da 845 a 1048
L’albergo verrà realizzato nello stile tipico dei primi del ‘900 e gli stili architettonici riprendono gli stilemi dell’architettura razionalista che nell’area urbana di Cagliari ebbe tra i suoi interpreti più significativi l’architetto Salvatore Rattu e soprattutto Ubaldo Badas.
Il progetto, presentato in consiglio comunale dall’assessore all’Urbanistica Giorgio Angius, è stato approvato all’unanimità dopo un rapido dibattito.