Cagliari, Poetto contingentato: “Varchi e steward. Ingressi in spiaggia? Contati con le telecamere”

Tutte le ipotesi in campo per l’estate 2020, Raffaele Onnis: “Vogliamo dare fiducia ai cagliaritani, ci sono 80mila metri quadri di spiaggia libera, sarà più difficile trovare posto alla Prima fermata, dalla Quinta in poi metà spiaggione è sempre vuoto. I controlli? Potremmo farli con steward o un service, cartelli luminosi in tutti gli accessi”


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Un Poetto da tenere sotto controllo, quello dell’estate 2020 segnata dall’emergenza Coronavirus. E al Comune di Cagliari iniziano a finire, nero su bianco, tutta una serie di ipotesi per evitare, in primis, possibili assembramenti. L’ha detto il sindaco Paolo Truzzu e l’ha confermato l’assessore comunale dell’Igiene del suolo e delle Politiche del Mare Alessandro Guarracino: “ingressi contingentati”, “numero chiuso”. Decisioni “del Governo che ha imposto norme precise”. Una decisione definitiva, con tutta una serie di punti fermi, dovrà essere presa a breve. Raffaele Onnis (Riformatori) presidente della commissione di riferimento di Guarracino, spiega subito che “l’app non servirà per prenotare ma per controllare il livello di affluenza dei vari punti della spiaggia. Stiamo valutando di mettere dei cartelli sopra ognuno dei varchi di accesso alla spiaggia con il numero dei bagnanti presenti”. E come si potrebbero contare? Grazie a delle fotocellule? “Le ipotesi in campo sono varie, una vede l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza già presenti sul lungomare Poetto e che monitorano la situazione. Dico da subito che vogliamo dare fiducia ai cagliaritani, gli spazi sono vasti, 80mila metri quadri di spiaggia libera e, dalla Quinta fermata in poi, andando verso Quartu, metà spiaggione è sempre vuoto. È chiaro che siamo pronti, in caso di necessità, ad adottare provvedimenti più restrittivi. I controlli potranno essere svolti o da steward o da vigilantes di un service”, prosegue Onnis. “Per gli ombrelloni ci saranno dei segnaposti, per distanziarli”.

C’è poi la questione dell’aumento delle concessioni: “Solo per gli stabilimenti balneari amovibili, potranno aggiungere ombrelloni nelle retrovie e solamente in verticale”. I chioschetti, invece, sembrano essere destinati a conquistare metri sulla passeggiata pedonale. Ma tavolini e sedie, per Onnis, potrebbero trovare spazio direttamente sulla spiaggia: “Certo, c’è il Pul, ma si può fare lo stesso perché si tratta di concessioni temporanee e non definitive”. Un altro nodo da sciogliere, insomma: il percorso più battuto, al momento, sembra restare quello dell’ampliamento sulla terraferma. “Ci vorranno comunque più controlli, più uomini e mezzi dove prima bastavano un paio di vigili”, prosegue l’esponente dei Riformatori, che conclude prevedendo un’estate step by step: “Voglio tranquillizzare i cagliaritani, spero che possano andare tutti al mare. Con una situazione anomala, rispetto alla norma, ma penso che prevarrà la serenità”.


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