Cagliari, in pensione lo storico direttore del carcere di Buoncammino: “Grande umanità”

Gianfranco Pala, lo “storico” direttore della Casa Circondariale di Cagliari “Buoncammino”, è ormai in pensione. Nel formulargli gli auguri per questo importante traguardo, i volontari di SDR ne sottolineano l’umanità e l’equilibrio nella gestione delle risorse professionali degli operatori, di quanti indirettamente hanno collaborato con l’Istituto e dei detenuti


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“Gianfranco Pala, lo “storico” direttore della Casa Circondariale di Cagliari “Buoncammino”, è ormai in pensione. Nel formulargli gli auguri per questo importante traguardo, i volontari di SDR ne sottolineano l’umanità e l’equilibrio nella gestione delle risorse professionali degli operatori, di quanti indirettamente hanno collaborato con l’Istituto e dei detenuti”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme”, l’associazione che dal 2009, grazie a una convenzione sottoscritta con l’Istituto, opera stabilmente nella struttura penitenziaria.

“Aldilà della professionalità dell’attuale direttore del principale Istituto detentivo dell’isola Marco Porcu – sottolinea Caligaris – la storia del nostro sodalizio è legata a quella di Gianfranco Pala che ha dato a SDR la possibilità di collaborare garantendo da subito i colloqui bisettimanali con le persone private della libertà e favorendo un rapporto di cordiale dialogo e scambio di proposte culturali e sociali per migliorare la vita dei detenuti. Ciò in particolare durante gli anni in cui la struttura cagliaritana di viale Buoncammino registrava dei gravi limiti per il sovraffollamento e per le oggettive difficoltà derivanti anche dalla mutata fisionomia dei detenuti, con sempre maggiori problematiche legate alla droga e al disagio sociale”.

“Pala, che ha curato anche gli aspetti organizzativi del trasferimento, il 23 novembre 2014, dal ottocentesco Istituto di “Buoncammino” al più recente carcere di Uta, la cui costruzione è iniziata nel 2005 e non è ancora conclusa, è ricordato da moltissimi detenuti “storici” per l’umanità e per la conoscenza personale e familiare della quasi totalità dei ristretti, anche quando i “numeri” dei presenti dentro le mura dell’Istituto di Pena a Cagliari e a Uta hanno raggiunto cifre esorbitanti”.

“Nel ringraziarlo per la fiducia accordata all’associazione – conclude la presidente di SDR – rinnoviamo cordiali auguri per una nuova stagione che auspichiamo piena di soddisfazioni anche per il ruolo di Presidente del Comitato regionale Federboxe che ricopre con successo dal 2014.


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