Un bus in partenza non prima di una certa ora, la necessità di ingannare il tempo restando nella zona della stazione di piazza Matteotti per non rischiare di perdere la corsa. E l’aggressione, improvvisa, nel cuore della notte, a due passi da piazza del Carmine. A Casteddu Online, in esclusiva, parla la cinquantasettenne vittima di aggressione e tentata violenza sessuale da parte di un 33enne senegalese. Lunghi minuti di paura, in un crescendo continuo di terrore, in pieno centro città: “Indossavo un giubbotto nero con cappuccio. La sede dell’Arst era chiusa, anche la zona delle poltroncine. Sono andata in centro dove c’era della gente, per non stare da sola. All’improvviso ho sentito dei rumori, un uomo mi ha dato una spallata e mi ha detto di dargli la borsetta”. La 57enne, mantenendo il sangue freddo, gli ha risposto “prendila pure, tanto dentro ci sono solo le carte. MI ha abbassato il cappuccio e mi ha detto di avere un’altra idea, dicendomi di andare con lui”.
Un invito horror, sin dalle parole. La donna ha detto chiaramente di no, ma lui ha insistito ed è scattata l’aggressione: “Mi ha preso per i capelli, annodandoseli attorno al braccio e mi ha bloccata. Ho cercato di divincolarmi e ho urlato forte, la mia voce è arrivata sino alla piazza. Aiuto, aiuto, lasciami”, queste le parole disperate: “Non c’è nessuno, non ti aiuterà nessuno, così mi ha detto l’aggressore, cercando di portarmi in un angolo buio. Mi ha sollevato la gonna, arrivando a palparmi e dicendomi chiaramente che mi voleva violentare. C’è scritto anche nella denuncia fatta ai carabinieri. Era un africano, molto esagitato e determinato. Alcuni ragazzi sono intervenuti, intanto continuavo a sbattere contro un martello grande che nascondeva sotto la sua giacca. Poteva uccidermi”. Poi, l’intervento decisivo di una guardia giurata: “Mi ha detto di non preoccuparmi, aveva già chiamato i carabinieri e gli stava girando intorno”.
“Sul momento, con la forza dell’adrenalina non sentivo nulla. Ora inizio a sentire dolori alla schiena e nei punti dove sono andata a sbattere. Spero, con la denuncia fatta, di aver fatto qualcosa non solo per me ma anche per le altre. L’aggressore aveva una forza straordinaria, sarebbe finita molto male. Sono determinata e non cedo ai ricatti, se avessimo avuto una colluttazione mi avrebbe presa a martellate”, prosegue la donna. Poca sicurezza a Cagliari? “Sì, ma innanzitutto i viaggiatori sono in pericolo perchè non è possibile non avere un posto aperto, di notte, per chi deve viaggiare. Inammissibile che la gente come me si possa trovare nella strada in mezzo a pericolo gravissimi. Ripeto, poteva finire con un omicidio. Se non fossero intervenuti i carabinieri mi avrebbe preso, ne sono sicura, a martellate: Dovrò andare dal medico per farmi controllare, i dolori stanno aumentando. Ringrazio i ragazzi di piazza del Carmine che sono corsi in mio aiuto, la guardia giurata ed di carabinieri che hanno avuto un ruolo fondamentale. L’aggressore mi ha lasciata solo dopo che ha visto i militari”.










