Lunedì 16 gennaio alle 16, nella cattedrale di Cagliari, il vescovo e segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi, presiederà la celebrazione di apertura del processo diocesano relativo alla causa di beatificazione del sacerdote gesuita Giovanni Puggioni. Nato a Borore il 16 giugno 1922, consacrato sacerdote ad Alghero il 12 agosto 1945, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1945, e dopo aver concluso la formazione teologica in Piemonte, era stato destinato in Sardegna (Bonorva, Nuoro, infine Cagliari, in cui, nella Residenza di San Michele, svolgerà la parte più feconda del suo intenso apostolato). Negli anni Sessanta, quale responsabile regionale della Lega missionari studenti, ha iniziato i viaggi nello Zaire, accompagnato da giovani volontari. Nel 1973 ha lanciato la campagna “Operazione Mosango” che ha portato alla costruzione del reparto di pediatria, il cosiddetto “Padiglione Sardegna” nello Zaire. La sua attività missionaria è proseguita negli anni successivi con la costituzione dell’associazione “Operazione Africa Onlus”, con la quale ha sostenuto numerosi missionari sardi in diversi continenti, e contribuito alla realizzazione di una serie di scuole e di strutture sanitarie. Complessivamente, ha effettuato ben 18 viaggi missionari in vari Paesi africani. Oltre che per l’attività missionaria, padre Puggioni va ricordato per l’intensa opera spirituale che ha svolto in tutta la Sardegna per oltre cinquant’anni.
Tanti lo ricordano per le sue qualità umane di accoglienza e di accompagnamento spirituale. Dopo essere stato colpito da grave malattia nel 2003, ha proseguito il suo ministero religioso sino alla morte, avvenuta nel 2009. Lunedì prossimo la celebrazione si aprirà con l’arcivescovo che, accompagnato dal cerimoniere, dalla sagrestia raggiungerà il tribunale costituito ai piedi dell’altare maggiore, dove è prevista la recita dell’Ora media. Dopo la lettura breve è previsto un momento di riflessione, tenuto da monsignor Baturi, dedicato alla solennità del rito e al ricordo di padre Puggioni. Terminato il momento di preghiera, avrà inizio la sessione dell’inchiesta diocesana di beatificazione del “Servo di Dio”.










