Le opere pubbliche programmate con un investimento di cento milioni di euro in diversi quartieri di Cagliari? Non è merito dell’attuale amministrazione comunale bensì della programmazione risalente all’epoca in cui ad amministrare Cagliari era il centrodestra. Lo sostiene il consigliere di Alleanza Sardegna Roberto Mura “L’assessore dei Lavori Pubblici annuncia opere strategiche e costose, ma dall’analisi del bilancio comunale emerge un quadro molto diverso. Mancano risorse persino per la manutenzione ordinaria, difficile pensare a nuovi investimenti”.
Mura passa al setaccio gli interventi citati dall’assessore, sostenendo che non si tratti di risorse fresche ma di opere programmate negli anni passati durante la precedente amministrazione di centrodestra, molte delle quali finanziate tramite PNRR e fondi europei 2021-2027. “I 10 milioni per il secondo lotto di viale Trieste, i 12 per viale Merello, i 28 per Sant’Elia, i 21 per i collettori di Pirri, i 19 per viale Regina Elena: tutti progetti avviati e finanziati tra il 2019 e il 2024”, afferma. E lo stesso, aggiunge, varrebbe per l’Orto dei Cappuccini, finanziato nel 2023, mentre i 4,7 milioni per Monte Claro “non rientrerebbero neppure nelle competenze del Comune”.
“Non è una questione di rivendicazioni – precisa Mura – ma di trasparenza nei confronti dei cittadini”. Secondo il consigliere, l’amministrazione di centrosinistra non avrebbe ancora messo in campo nuove opere. “Se porterà a termine quanto programmato negli anni scorsi, saremo i primi a riconoscerlo. Ma presentare come nuovi investimenti ciò che è stato predisposto e finanziato da altri non è corretto”.











