Cagliari, nuova violenta aggressione a Sant’Elia: un 37enne finisce all’ospedale

È successo in via Schiavazzi. Un uomo è sceso da un’auto e ha picchiato un anziano e il figlio, intervenuto per soccorrerlo. Prima di fuggire ha cercato di investirli: si tratta del terzo episodio di violenza, in un mese, dopo i pestaggi a due gay


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C’è almeno una terza aggressione certificata nel rione cagliaritano di Sant’Elia. Dopo quelle del 14 e 16 giugno, compiute da una banda contro due omossessuali nel parcheggio Cuore e nell’ex Arena grandi eventi, martedì notte si è vissuta una scena simile, almeno come modalità, in via Schiavazzi. Ma, stavolta, non si tratta di un pestaggio di natura omofoba. Verso le 23 un ultrasessantacinquenne al volante della sua automobile è stato picchiato da un uomo, sceso da un’automobile di colore scuro, stando a quanto trapela in seguito alla richiesta di poter passare per parcheggiare la macchina. Le urla della vittima hanno attirato l’attenzione di alcuni suoi parenti. È intervenuto anche il figlio, per soccorrerlo. E anche lui è stato riempito di botte, finendo all’ospedale Brotzu: si tratta di un 37enne. Prima di fuggire, il balordo ha anche cercato di investire padre e figlio. Lunghi minuti di caos e violenza, avvenuti nello sterrato accanto all’asilo del quartiere, che hanno richiamato l’attenzione di qualche residente, che si è affacciato alle finestre impaurito dalle urla e dalla confusione. Sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 e anche i carabinieri. Sull’episodio c’è il totale riserbo da parte degli inquirenti.
Si tratta del terzo episodio di violenza, in poco più di un mese, avvenuto nel rione popolare di Cagliari. Sui primi due ci sono indagini già avanzate, con la Procura che ha aperto due inchieste, in un caso contro ignoti e nel secondo individuando in un residente del rione, palestrato e tatuato, uno dei possibili componenti del gruppo, formato anche da una donna, che assale gli omosessuali nelle aree del litorale diventate, la notte, da decenni, uno dei punti di incontro di gay. L’aggressione avvenuta due notti fa in via Schiavazzi, invece, non dovrebbe essere legata alle due avvenute a metà giugno.


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