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La lettera, da parte dell’Inps, porta la data del 20 marzo 2019. “Gentile signore, la informiamo che, per il periodo dal 01/08/2011 al 31/12/2016, sono stati pagati 37248,73 euro in più sulla sua pensione”, …, “per i seguenti motivi: quote Anf (assegni nucleo familiare, ndr) non dovute” per due suoi nipoti, oggi maggiorenni, “in quanto il padre ha svolto attività lavorativa in modo continuativo nel periodo 2006/2018”. Quando ha letto le prime righe, P. S., 72enne cagliaritano, per poco non sveniva: i suoi due nipotini, che dice “di aver cresciuto perchè il padre, compagno di mia figlia, se n’è andato via quando avevano circa due anni di età”, non avrebbero dovuto fargli ricevere quei soldi, dall’Inps, proprio perchè il loro papà non è disoccupato. Almeno, non nel periodo indicato nella lettera dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. “La informiamo che il recupero delle somme sarà effettuato con una trattenuta di 100 euro mensili sulla sua pensione a decorrere dalla prima data utile”. Che è quella del mese in corso, agosto. “Ho provveduto in tutto e per tutto al loro sostentamento, anche se hanno più di diciotto anni risultano ancora nel mio stato di famiglia”, dice l’anziano. In pratica, carte dell’anziano alla mano, ruoterebbe tutto attorno al lavoro di quel padre che, stando a sentire il settantaduenne, “è sempre stato assente”. E, quindi, “non avrei mai potuto metterli in mezzo alla strada, li ho allevati io”.
Racconta, il pensionato, di aver già provato a chiedere informazioni al patronato: “C’è la possibilità di fare un ricorso amministrativo ma mi hanno detto che non sono in grado di farlo”. E coma mai? Mistero. “Ho una pensione di 1037 euro al mese con la quale dobbiamo vivere in otto”, afferma l’uomo, che risiede in un rione popolare cagliaritano, “lancio un appello a chiunque possa aiutarmi. Mi sento beffato, ma vorrei capire e verificare se le cose stanno davvero così”. Cioè, se per i prossimi anni dovrà dire addio a cento euro al mese della sua pensione per rendere quella montagna di soldi che l’Inps rivuole indietro.