di Ennio Neri
La guardia medica, il poliambulatorio e il consultorio. E un grande parco connesso con l’Orto botanico. Rinascerà nei primi mesi del 2019 il San Giovanni di Dio. Il piano per la rifunzionalizzazione dello storico ospedale cittadino è stato presentato ieri sera dal primo cittadino Massimo Zedda, alla conclusione di un vertice con la rettrice Maria Del Zompo, il direttore amministrativo della Aou Vincenzo Serra e il dirigente dell’Ats Luigi Minerba.
L’Ospedale Civile rinasce come “ospedale diurno” e garantirà la copertura sanitaria sicurezza ai cittadini e anche ai turisti (“a volte anche 12 mila crocieristi in un giorno”, ha sottolineato il sindaco).
Ecco le funzioni sanitarie nel nuovo San Giovanni di Dio (alcune già presenti): aree ambulatoriali, oculistica, dermatologia, diabetologia, endocrinologia-centro obesità, audiofoniatria, radiologia, anatomia patologica, farmacologia clinica e farmacovigilanza, centro cefalee, odontostomatologia, centro terapia del dolore e cure palliative, medicina legale, medicina del lavoro, servizio prevenzione e protezione, comitato etico, igiene e sanità pubblica, centri prelievi, farmacia satellite, fisica sanitaria, spazi per la libera professione, medicina dello Sport, psichiatria e forse fisiopatologia e riabilitazione cardiaca.
La le prestazioni previste allergologia, angiologia, cardiologia, chirurgia, dermatologia, endocrinologia, fisiatria, ginecologia, medicina interna, neurologia, oculistica, odontoiatria, oncologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, pneumologia, psicoterapia, reumatologia e urologia.
Tutto nasce dopo le mille e 500 firme raccolte dal comitato di Stampace che si è battuto per il mantenimento di un presidio sanitario nel rione.
“Sono in corso alcuni lavori di restauro. E anche io temevo che rimanesse sguarnito”, ha spiegato Zedda, “i residenti di Stampace hanno raccolto oltre mille firme e così un rafforzamento dei presidi socio assistenziali in collaborazione con Aou e Ats. Ospiterà un poliambulatorio (quello trasferito da viale Trieste, ndr) con tantissime funzioni di assistenza poi un consultorio, che ora si trova locali della scuola Satta in via Sassari. E questo ci permetterà di recuperare aule per l’istituto. In più”, conclude, “la guardia medica per l’assistenza e cura e garanzia di sicurezza per gli abitanti della città e i turisti.
Serra della Aou ha giustificato l’esigenza di trasferire alcuni reparti coi vincoli imposti dai Vigili del Fuoco ma ha spiegato che la vocazione originaria della struttura non è mai stata messa in discussione. In arrivo anche le terapie oncologiche del Policlinico, i reparti della clinica psichiatrica di via Liguria e medicina dello Sport. L’obiettivo dichiarato è quello di alleggerire i carichi di lavoro degli altri ospedali cittadini, concentrando al San Giovanni di Dio le cure ambulatoriali.
Il progetto del parco prevede l’apertura del parco del San Giovanni alla cittadinanza, anche grazie alla connessione con l’Orto Botanico e da qui all’Anfiteatro romano e all’Orto dei Cappuccini.
È stata anche l’occasione per fare il punto sulle strutture sanitarie a Cagliari e nella città metropolitana. In arrivo 4 nuovi blocchi al Policlinico e ci sono poi 75 milioni di euro per il potenziamento del Brotzu. In riferimento alla chiusura dell’Ospedale Marino il sindaco Zedda si è detto contrario all’ipotesi di lasciare priva di presidio sanitario una zona frequentata, ormai tutto l’anno, come il Poetto.








