Duecento negozi chiusi nei primi otto mesi del 2014, e il 27 per cento dei locali commerciali a Cagliari risultano sfitti. Numeri allarmanti destinati a salire se non si corre ai ripari. Secondo Confesercenti la soluzione sarebbe la nascita di un distretto commerciale che coinvolga tutta l’area vasta di Cagliari. “Negli ultimi anni il commercio è stato abbandonato – sottolinea Roberto Bolognese, presidente provinciale di Confesercenti – è arrivato il momento di unire le forze per scongiurare altre chiusure: commercianti, Comune, associazioni di categoria, porto e aeroporto insieme per studiare nuove strategie e importare potenziali clienti nel cagliaritano”.
La proposta è stata già presentata alla Regione, ente che dovrà finanziare il progetto insieme alla Comunità europea. “Consiste nel coordinare tutte le attività – spiega Franco Fozzi, presidente del Consorzio Insieme – riconoscendo il ruolo del commercio come fattore strategico di sviluppo economico e di crescita sociale del territorio. Altre Regioni europee e italiane hanno adottato questo nuovo sistema ottenendo buoni risultati: la Spagna tanti anni fa, e nel 2011 la Lombardia”.
Cos’è un distretto del commercio. Attraverso una “regia unitaria” composta da commercianti, rappresentanti delle associazioni di categoria nel settore del commercio e dell’artigianato, della Camere di Commercio locale, della Regione, del Comune di riferimento, e attraverso il coordinamento di un manager, vengono intraprese delle azioni strategiche condivise, con l’obiettivo di sviluppare e accrescere l’attrattività, la fruibilità, la visibilità, il commercio e la qualità della vita di uno specifico territorio, chiamato appunto “Distretto”.”Per esempio – precisa Fozzi – in caso di nuove rotte aeree per Cagliari si organizzeranno pacchetti turistici da proporre ai potenziali visitatori dell’area vasta. Saranno previste delle carte prepagate che consentono di usufruire di diversi servizi, dai mezzi pubblici ai centri culturali. E verranno stabiliti gli orari di apertura dei negozi: molto importante sarà anche la comunicazione sul web”.











