di Paolo Rapeanu
In ritardo, ma meglio tardi che mai. Dopo slittamenti e attese, la passeggiata coperta tra la scuola Cima e l’oratorio salesiano è – quasi – pronta per essere riaperta. Gli operai sono al lavoro ogni giorno per riqualificare una porzione di quella piazza Giovanni XXIII che, tra mattonelle saltate e “mini immondezzai”, non se la passa per niente bene. I pali arrugginiti della galleria dedicata a don Giulio Reali stanno per essere sostituiti, poi sarà il turno della pavimentazione. Da varie fonti interne al Comune, tutto dovrebbe essere ultimato entro giugno. E i cagliaritani, salvo ulteriori intoppi, potranno tornare a passeggiare o a sedersi sulle panchine della passeggiata.
Ma piazza Giovanni XXIII è grande, e non c’è solo la passeggiata. Negli altri quattro lati il degrado è al pari di una scarica di pugni negli occhi. La zona della fontana è invasa dai rifiuti, e l’acqua lì è solo un ricordo. Sulle pareti di chiesa e oratorio i writers fanno a gara a chi realizza la scritta più grande e senza senso. Molte le aiuole utilizzate come discariche improvvisate, e per coprire alcune buche ormai “eterne” pian piano si arrugginiscono anche le transenne.












