Cartelli contro “il green pass”, la “dittatura sanitaria”, “l’infamia della tessera verde” che è “dittatoriale e disumana”. A Cagliari esplode la protesta dei no green pass nel primo giorno con l’obbligo, in tutta Italia, della certificazione verde per poter lavorare. Più di mille persone si sono ritrovate in piazza del Carmine alla manifestazione organizzata da “Sa Defenza”, “Is pipius no si tocant”, le “partite Iva” e altri gruppi. I cartelli tenuti in mano sono, in gran parte, gli stessi delle altre proteste avvenute negli ultimi mesi. “Siamo contro il green pass, uno strumento dittatoriale e disumano. Lo stesso inventore dei tamponi ha detto che non dovevano essere utilizzati per fare diagnostica. Stanno creando una situazione di invivibilità, ci saranno situazioni difficili da un punto di vista sociale. Invito tutti i lavoratori a mettersi in malattia e non faccia il green pass o il tampone. Vogliamo incontrare l’assessore Mario Nieddu per spiegarli quanto sia errata la politica che stanno facendo sui vaccini, ci deve accogliere. Cambiamo strada e rotta, ci saranno anche proteste, continueremo. Ci auguriamo che oltre ai portuali di Trieste e Genova si uniscano anche quelli di Cagliari”. L’incontro con Nieddu, alla fine, non c’è stato, ma i manifestanti si sono ritrovati lo stesso sotto l’assessorato regionale della Sanità. In piazza presenti tanti giovani, ma anche sessantenni o settantenni. Dal palco improvvisato, sopra una delle panchine, hanno parlato anche insegnanti e studenti: “Non possiamo insegnare e non possiamo fare sport perchè non abbiamo il green pass, non essendo vaccinati. Questa è discriminazione”.
Presenti anche le Partite Iva, capitanate da Vincenzo Bodano: “Da oggi non si lavora senza green pass? Dipende dall’impostazione, noi siamo antagonisti, stiamo spingendo perchè la gente vada a lavorare senza green pass per creare anche un incidente giuridico, gli avvocati difenderanno chi verrà licenziato senza giusta causa. La protesta è in tutta Italia, la richiesta categorica è di levare il green pass. Domani protesteremo in piazza Garibaldi e a Bonaria. In funzione delle risposte del Governo, poi decideremo. Non è possibile limitare i diritti delle persone, ci sono anche molti dipendenti pubblici e vaccinati, sta diventando una questione di principio”.












