Gravi criticità emergono dal trasferimento della Guardia Medica di Cagliari, precedentemente situata in Via Talete 6, nella nuova sede di Viale Trieste 37. Un esposto dettagliato, firmato da numerosi medici del Servizio di Continuità Assistenziale, è stato indirizzato alla Procura della Repubblica per segnalare le numerose problematiche che compromettono la sicurezza, la privacy e la qualità del servizio. Il trasferimento, avvenuto senza un’adeguata pianificazione e comunicazione interna, è stato motivato dalla necessità urgente di rimuovere l’amianto nella sede precedente. T”uttavia, l’attuale struttura si è rivelata largamente inadeguata. Mancano servizi essenziali come un servizio di portineria attivo 24 ore su 24, adeguati sistemi di controllo degli accessi e ambienti separati per il personale e i pazienti.Tra le criticità più gravi denunciate dai medici, spiccano: Assenza di sicurezza: ingressi aperti senza filtri di controllo, assenza di sistemi citofonici e videosorveglianza, facilità di accesso da parte di chiunque, con conseguente esposizione di dati sensibili e farmaci. Condizioni igienico-sanitarie precarie: locali promiscui tra area di riposo e ambulatori, mancanza di bagni idonei e assenza di servizi per disabili. Rischi per la privacy: documenti, farmaci e strumenti sanitari accessibili senza alcun controllo. Inadeguatezza degli impianti: condizionamento obsoleto, presenza di insetti e guasti strutturali come l’ascensore bloccato. Disorganizzazione logistica: nessuna istruzione chiara per i pazienti, in particolare nei giorni festivi e prefestivi, con personale ridotto e senza chiavi per l’accesso autonomo alla struttura”.
Il personale sanitario denuncia inoltre che, durante il trasloco, sono stati vietati interventi organizzativi minimi, “aggravando ulteriormente le condizioni operative. Preoccupante anche l’assenza di protocolli per la gestione di materiali sanitari e medicinali, lasciati in ambienti facilmente accessibili. “Queste carenze non solo mettono a rischio la nostra sicurezza e quella dei pazienti, ma compromettono seriamente la qualità del servizio di continuità assistenziale che garantiamo alla cittadinanza”, si legge nell’esposto, firmato dai medici titolari e incaricati trimestrali della Guardia Medica. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla mancata consultazione preventiva del personale sanitario coinvolto e dalla mancanza di trasparenza sull’effettiva presenza di amianto nella sede originaria, nonostante le ripetute richieste di chiarimento. I medici auspicano un intervento urgente da parte delle autorità competenti per ripristinare condizioni di sicurezza, privacy e dignità lavorativa, sottolineando come l’attuale gestione possa configurare responsabilità anche in termini di tutela della salute pubblica. In attesa di risposte concrete, il disagio e la preoccupazione crescono tra gli operatori e i cittadini che si affidano al servizio di guardia medica per le emergenze sanitarie fuori orario”.