Cagliari, il Cep al collasso: “Addio alla storica guardia medica: sanità, socialità e sicurezza stanno sparendo tutte insieme”. E’stato protocollato oggi alla Presidenza del Consiglio comunale di Cagliari un ordine del giorno per la tutela dei servizi sanitari e di prossimità nel quartiere CEP, su iniziativa delle consigliere comunali Stefania Loi e Alessandra Zedda. Il documento nasce in seguito alla chiusura della sede della Guardia Medica di via Talete e al trasferimento dei servizi in viale Trieste. L’ex presidio sanitario del CEP, storico punto di riferimento per il quartiere e per tutta la città, assicurava cure essenziali a una popolazione particolarmente vulnerabile: oltre il 30% dei residenti soffre di patologie croniche e circa il 40% degli anziani presenta difficoltà motorie. Il trasferimento ha aggravato le difficoltà di accesso alle cure, accentuate anche dalla carenza di parcheggi presso la nuova sede.
“Non possiamo accettare che un intero quartiere venga privato di servizi fondamentali — dichiara Stefania Loi —. Occorre intervenire con urgenza per restituire al CEP una sanità di prossimità dignitosa”. La chiusura della Guardia Medica si inserisce in un quadro più ampio di impoverimento progressivo: negli ultimi anni il quartiere ha perso anche l’unica edicola, molte strutture sportive e, di recente, il mercatino rionale attivo dagli anni Settanta. Quest’ultimo rappresentava non solo un presidio economico, ma anche un importante punto di aggregazione sociale, soprattutto per anziani e famiglie.
“Il mercatino era il cuore pulsante della nostra comunità — sottolinea Alessandra Zedda —. La sua chiusura, insieme alla perdita della Guardia Medica, rischia di trasformare il CEP in un quartiere abbandonato”. Le conseguenze sono già evidenti: aumento del degrado urbano, insicurezza crescente e difficoltà nell’accesso a beni e servizi essenziali, in un contesto segnato dall’invecchiamento della popolazione e dalle nuove dinamiche migratorie. “La rigenerazione urbana non può limitarsi al rifacimento delle strade — incalzano Loi e Zedda —. Deve partire dal mantenimento dei servizi che garantiscono qualità della vita e coesione sociale”. Attraverso l’Ordine del Giorno si chiede all’Amministrazione comunale un intervento immediato per individuare una nuova sede sanitaria nel quartiere, ripristinare i servizi di prossimità essenziali e migliorare l’accessibilità, anche in collaborazione con la Regione Sardegna. “Difendere i servizi di prossimità — concludono le consigliere — significa difendere la dignità delle persone e il futuro dei nostri quartieri. Non possiamo permettere che il CEP venga lasciato a sé stesso”.