Massimo Zedda non chiude la porta alle primarie per avere l’eventuale benedizione definitiva per correre come prossimo sindaco di Cagliari e, in parallelo, sancisce l’alleanza dei Progressisti con Renato Soru per le prossime regionali, a prescindere da probabili ricuciture con Pd e M5S: “Serve la maggiore unità possibile e non solo tra le forze politiche. Dobbiamo raggiungere i tanti cittadini sardi che hanno espresso dubbi e che non sono stati coinvolti nemmeno per chiedergli un parere sulla candidatura della “. Stesso discorso “per il mondo sindacale, le forze economiche e produttive, i sindaci dove amministriamo”. Gioca su due fronti, Zedda: Regione e Comune. Preme per una ricucitura con la Todde “non vogliamo riconsegnare la Sardegna a Christian Solinas o alla destra”, sperando di non finire come capitò a Michela Murgia, cioè terza nella sfida regionale del 2014 che la vide arrivare terza, esclusa quindi dalla Regione.
Zedda pensa alla corsa verso palazzo Bacaredda: “Ben vengano le primarie, sono parte della mia storia politica ma farle da soli è difficile, che facciano nomi”. Richiesta fatta, in prima battuta, a quel Pd che potrebbe portare Piero Comandini come candidato sindaco. “Comandini? Non tiriamo nomi fuori dal cappello”, rimarca Zedda.









