Ha bussato a tutte le porte, parlato con infermieri e guardie, chiedendo un semplice ma preziosissimo foglio. Ma, alla fine, Adriano Puddu, settantenne di Cagliari, ha dovuto aprire il portafoglio e spendere trentaquattro euro in farmacia per acquistare le strisce e gli aghi indispensabili per il controllo della glicemia della madre, Mariangela Schirru, novant’anni. Un’altra storia di anziani malati abbandonati dalla sanità nel capoluogo sardo. Nel mirino finisce l’ospedale Binaghi: “A mia madre spettano, ogni mese, un certo tot di aghi e strisce. Avrebbe dovuto averli a inizio novembre, dopo 17 giorni l’unica certezza è che ho dovuto pagare per ottenerle, anche se le spettano gratis”. Nell’ospedale di via Is Guadazzonis, Puddu ha ottenuto solo “la ricetta con la prescrizione delle pastiglie, che poi ho subito ottenuto dal medico”.
I presìdi per diabetici, invece, sono rimasti un miraggio. “Ho anche fatto decine di telefonate al servizio di Diabetologia del Binaghi, il telefono è sempre occupato. Dovrò continuare a tornare di persona sino a quando non mi daranno il piano terapeutico di mamma. Le spetta di diritto”, rimarca l’uomo. Che dovrà continuare, per chissà quanto, a fare la spola tra la sua abitazione di piazza Granatieri di Sardegna, a Is Mirrionis, sino alla zona di Monte Urpinu.











