“Vado a prendere un caffè da Mario”. La frase classica, detta da tanti fonsardini, dagli inizi degli anni Ottanta non aveva bisogno di spiegazioni: Mario era Mario Mura, fondatore del bar che porta il suo nome nella centralissima via Giudice Chiano, a Cagliari, proprio all’angolo con via Giudice Mariano. Seuese doc, si è spento qualche ore fa: aveva 83 anni, fatali alcune complicazioni mediche legate a una brutta caduta avvenuta a Capodanno: femore rotto, intervento medico che purtroppo non ha dato i risultati sperati e, dopo poche ore, la morte. Il suo locale, famoso per le tre stelle rosse sull’insegna, era diventato in pochi anni il più amato da gran parte dei residenti di un rione, la Fonsarda, cresciuto forse troppo in fretta ma che ha sempre saputo valorizzare le sue poche attività commerciali. Ogni occasione era buona per piazzarsi davanti al bancone: quattro chiacchiere il lunedì mattina dopo l’ultima giornata di campionato di calcio, un aperitivo la sera con vista, sino a qualche anno fa, su un maxi spiazzo grigio e, in seguito, sul parco Siro Vannelli. Mario, “signor Mario” per tutti, era sempre lì, dall’alba al tramonto, stappando bottiglie di birra e preparando caffè e cappuccini.
Appiccicati alle serrande del bar ci sono due cartelli: “Chiuso per lutto”. E nel rione la notizia della morte di Mario si è sparsa in un battibaleno. Lascia due figli, Fausto e Daniela, che nell’ultimo decennio hanno preso le redini del bar, e la moglie, Veneranda: “Domani sarebbe stato il loro cinquantaquattresimo anniversario di matrimonio”, dice, singhiozzando, Fausto. L’ultimo saluto a Mario Mura sarà venerdì 7 gennaio, alle 15, al cimitero di San Michele.









