Sono arrivati alla spicciolata, tutti in rigoroso e religioso silenzio, per salutare per l’ultima volta Luca Usai, il 49enne morto due giorni fa, stroncato da un infarto nel residence di Torre delle Stelle dove, da qualche mese, aveva trovato lavoro come tuttofare.
Nel piazzale all’aperto del cimitero di San Michele padre Ivan Lai ha celebrato il funerale di Usai, ricordato da tutti come “un uomo buono e che, nonostante le difficoltà che aveva vissuto soprattutto negli ultimi anni, non aveva mai perso il sorriso”.
Dallo sfratto alla strada, a Quartucciu: Luca Usai aveva prima vissuto in una tendina piazzata in via Nazionale e, poi, aveva trovato riparo dentro una roulotte in un campo sterrato, prima che finisse distrutta dal fuoco. Poi, la “rinascita” con il nuovo lavoro. La commozione ha regnato durante la celebrazione, tutti hanno voluto toccare la bara e farsi, poi, il segno della croce, per omaggiare un uomo scomparso troppo presto.
“Ti ameremo per sempre”, ha ripetuto più di un amico di Luca Usai mentre, a esequie terminate, il feretro veniva portato via dal portico del cimitero.










