Cagliari, l’sos di un’ex bidella: “Vivo nella casa del custode della scuola, il tetto sta per crollare”

Efisia Masala, 65 anni, abita da decenni in quella che è stata la casa comunale del custode delle scuole elementari di via Zefiro: “Pago luce e acqua, l’affitto no. Sono invalida e mio figlio è disabile, prendo 1200 euro al mese di pensione. Il soffitto si sta pian piano spaccando a causa delle piogge, voglio che il Comune lo ripari”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Ha trascorso gran parte della sua vita avendo il lavoro attaccato a casa, nel vero senso della parola. Efisia Masala, sessantacinquenne invalida, per decenni è stata la bidella delle scuole elementari di via Zefiro, a Cagliari. La sua abitazione, dal 1988, è diventata l’appartamento di 58 metri quadri utilizzato, prima di lei, dal custode ufficiale dell’istituto. Vedova e con un figlio di ventotto anni disabile, la Masala racconta di aver chiesto “un altro alloggio, più volte”, a quello stesso Comune proprietario della casa nella quale vive “da così tanto tempo che, ormai, mi sono affezionata”. Pensione sicura “di 1200 euro al mese, più i soldi per l’invalidità di mio figlio, ma quelli li utilizzo solo per lui”, l’ex bidella lancia un sos: “Qualche anno fa l’amministrazione comunale ha fatto fare dei lavori al tetto di casa, ma ora sono ricominciate le infiltrazioni. Anche pochi giorni fa, tutta colpa della pioggia. Ho paura che mi crolli il tetto addosso, pian piano si sta spaccando il soffitto”. In quell’alloggio di proprietà del Comune, la donna paga “le bollette della luce e dell’acqua. L’affitto, invece, no. Sarei anche disposta a pagarlo, ma voglio che mi rimettano a posto il tetto e anche il cancello”.

 

Già, il cancello: a causa di un dislivello, ogni volta che piove si crea un “mini lago” che rende difficile poter uscire di casa: “Devo portare mio figlio a fare i controlli e anche io ho necessità di spostarmi”, dice la Masala. “Vorrei solo abitare decentemente. Ho spedito tante lettere al Comune per sollecitare un intervento, l’ultima tre settimane fa. Sinora, però, non ho ricevuto nessuna risposta”.