Più concessioni ai privati. Per permettere a baretti e stabilimenti di recuperare gli spazi persi per gli ombrelloni a causa del distanziamento imposto dalle norme Inail. In cambio, i gestori potrebbero aiutare l’amministrazione nella verifica del rispetto delle norme sul distanziamento nelle confinanti e residue porzioni di spiaggia che rimarranno libere e gratuite a disposizione dei cittadini. Anche perché con l’estensione delle concessioni a baretti e stabilimenti, le porzioni di spiaggia libera andrebbero a ridursi, diventando così anche più facili da gestire e sorvegliare.
Al momento è solo un’ipotesi per il Poetto dell’estate del 2020, quella segnata dall’emergenza covid. Perché ad oggi, dopo il ritiro a furor di popolo della proposta di Confesercenti (quella delle fotocellule, dei parchimetri per il ticket e della turnazione), una soluzione tecnica per il contingentamento complessivo del litorale del capoluogo ancora non c’è.
Le norme imposte dall’Inail sono una mazzata sulle storiche abitudini dei cagliaritani. E le istituzioni che dovranno applicare e far rispettare le norme sono in grande imbarazzo, specie dopo la rivolta sui social in difesa di un Poetto slegato da ogni genere di vincolo.
Circolano solo idee. Come quella di aumentare le concessioni ai privati o quella di delimitare con nastri da cantiere gli spazi a disposizione delle spiagge libere. Di riservare porzioni di arenile a bagnanti anziani e disabili. E di applicare norme più severe soltanto nel fine settimana, per avere negli altri giorni più margini di movimento.
Oggi riunione tecnica della tarda mattinata. Presenti il sindaco Truzzu, gli assessori Spano (Patrimonio), Angius (Urbanistica) e Mereu (Viabilità) coi rispettivi dirigenti degli assessorati. Ha scatenato curiosità e qualche chiacchiera l’assenza dell’assessore al Turismo Alessandro Sorgia (c’era solo il dirigente Marotto). Ma l’incontro si è concluso con un nulla di fatto. Se ne riparlerà la settimana prossima, nella speranza che nel frattempo la Regione abbia indicato ai comuni costieri una strada unica per ammorbidire le linee guida dell’Inail e consentire tintarella e tuffi nel modo più disinvolto possibile nell’estate dell’emergenza Coronavirus.










