di Paolo Rapeanu
Da tanti anni, ormai, sono “di casa” anche nelle zone umide cittadine. Da Molentargius a Santa Gilla, da Terramaini alla stessa area di Santa Gilla. Le nutrie, i roditori originari dell’America meridionale, sono presenti anche nel capoluogo sardo. E adesso spicca l’ultimissimo progetto della Città Metropolitana guidata da Massimo Zedda: nel Piano per la laguna – pista ciclopedonale che deve collegare il Villaggio dei Pescatori, Sa Illetta, Tiscali e da lì proseguire per Capoterra costeggiando la 195 – c’è anche un punto dedicato proprio alla presenza delle nutrie. Che sono da combattere – meglio, da contenere – “mediante catture con gabbie tutto l’anno e con abbattimento diretto con arma da fuoco”.
La volontà, insomma, è quella di volerle uccidere. Nelle progetto c’è anche l’obbiettivo di sistemare il canale est e migliorare le condizioni per la vita degli uccelli. Ma è il passaggio sull’uccisione delle nutrie che fa storcere il naso a più di un lettore di Cagliari Online. C’è chi si chiede se sia l’unico modo possibile per contrastare un fenomeno – quello della presenza dei roditori – ormai abituale in città.












