L’utilizzo “limitato” era già stato annunciato, ma forse in pochi si sarebbero aspettati di poter utilizzare le due nuove isole ecologiche, piazzate dal Comune in piazza Michelangelo e via Cavaro a Cagliari, appena una volta al mese (con la “gentile concessione” di due volte per quanto riguarda l’umido). I mastelli restano i principali “protagonisti” per centinaia di famiglie, insomma. Sarà possibile conferire la carta, il vetro e la plastica una volta ogni tre mesi. La novità è contenuta nelle lettere imbucate nelle cassette dei residenti dalla stessa amministrazione comunale. In premessa, viene precisato che “la raccolta porta a porta rimane il principale sistema per raccogliere i rifiuti, con l’ecoisola si potrà smaltire, in via eccezionale, quando non è possibile rispettare i giorni e gli orari previsti” dello svuotamento dei mastelli. Solo una volta per trimestre solare, quindi, e non si potrà sgarrare. Infatti, sarà necessario avere la propria Ecocard per far aprire gli sportelli dell’isola ecologica. E la quantità massima di rifiuti “non deve superare il volume del mastello individuale”. Non sarà un servizio identico a quello attorno al mercato civico di San Benedetto, per intenderci: lì i mini e maxi mastelli sono ormai un lontano ricordo.
L’ecoisola di via Cavaro potrà essere utilizzata da chi vive in via Salaris, via Ferracciu, via Pintor, via lai, via Foscolo, via Parini, via Reni, via Boiardo, via Dante nei numeri pari dal 116 alla fine (cioè da piazza Giovanni XXIII a piazza San Benedetto) e da quelli dispari dal 79 sino a piazza San Benedetto, via Cavalcanti, via Todde, via Raffaello, via Cellini, via Pais, via Tasso, via Costa, piazza San Benedetto, via Cino da Pistoia e via Petrarca. L’altra, quella installata in piazza Michelangelo, oltre a chi vive nella piazza stessa sarà a disposizione, una volta ogni tre mesi, anche per chi vive in via Ariosto, via Goldoni, via Cavaro, via San Benedetto, via Boccaccio, via Pontano, via Machiavelli, via Tommaseo, via Giusti e via Alberti. Quindi, nei prossimi mesi non sarà improbabile assistere anche a scene di residenti in strade distante dai mastelli che se li trascinano sottobraccio, carichi di spazzatura, per svuotarli nelle due ecoisole “limitate”.










