Inadempienza contrattuale. E ora via alla procedura che porterà alla rescissione del contratto con l’impresa che si è aggiudicata i lavori per la riqualificazione di viale Sant’Avendrace. La decisione era già stata anticipata dal sindaco Paolo Truzzu qualche settimana fa e ora l’amministrazione si prepara a muovere i passi ufficiali. Dopo la revoca partirà quindi la procedura per il nuovo appalto (che dovrebbe essere aggiudicato entro giugno), dilatando i tempi per la fine dei lavori, anche per il rischio di ricorsi legali. Una doccia fredda per gli abitanti, i commercianti e ristoratori del viale e del rione, infuriati per le lungaggini e i disagi vissuti sotto i lavori, ma anche per la retromarcia sul senso unico, votata con un referendum proposto dall’amministrazione comunale. Ora saranno costretti a convivere col buio e un cantiere lasciato a metà ancora a lungo. L’annuncio del restyling del viale è del 2018, la città ha cambiato sindaco e i problemi si sono susseguiti uno dopo l’altro. I commercianti, già più di una volta, hanno manifestato tutta la loro rabbia: dai carrozzieri con molti clienti in meno ai baristi e ristoratori, quelli superstiti, che si trovano le loro attività circondate da transenne e buche.
E poi ci sono i residenti, molto agguerriti. Alberto Covacivich è uno dei quaranta abitanti della zona del viale che fa parte di un comitato spontaneo: “Tutto il viale abbandonato, con i ferri a vista e il rischio che, in caso di incidente, qualcuno ci possa rimettere le penne. Siamo l’ingresso di Cagliari, tutto ciò è vergognoso. Il Comune si preoccupa di mille cose e non di un progetto sul quale sono stati stanziati milioni di euro. Siamo stati presi, sedotti e abbandonati dal sindaco Truzzu, il cantiere lasciato così è uno schifo, era meglio nemmeno iniziarlo”, afferma. “Faremo una petizione per chiedere spiegazioni al sindaco su come sia stato possibile gettare al vento l’occasione di riqualificare totalmente il nostro viale e quali intenzioni abbia. La strada è piena di buche, molti negozi hanno chiuso e i pochi commercianti nuovi che hanno aperto, davvero pochi, lasciano il tempo che trovano perchè non stanno facendo certo buoni affari”. Dal Comune, per il momento, parla solo il presidente del Consiglio e grande conoscitore del rione di Sant’Avendrace, Edoardo Tocco: “Mi auguro che la nuova impresa dia garanzie importanti il quartiere non può stare in queste condizioni e deve avere ciò che merita”, afferma, “ora serve un colpo di frusta per riassestare la via e mettere la viabilità in sicurezza”. Gli auspici ci sono tutti, ma dopo sei anni di attesa i residenti di Sant’Avendrace attendono, con il coltello tra i denti, i fatti concreti.
Ha collaborato Ennio Neri












