Domani mattina – in concomitanza con lo sciopero di quattro ore proclamato nel quadro della mobilitazione nazionale Fiom Cgil, Fsm Cisl e Uilm Uil nei giorni 18,19 e 20 febbraio – si svolgerà a Cagliari un doppio presidio dei lavoratori Sirti, alle otto davanti alla sede dell’azienda in via San Simone e a partire dalle 9 davanti alla Telecom in via Calamattia.
Le ragioni della protesta sono legate all’avvio della procedura di licenziamento collettivo che coinvolgerebbe, secondo la Sirti, 833 lavoratori a livello nazionale. I sindacati chiedono il ritiro della procedura e condannano la scelta dell’azienda che, anche in Sardegna, metterebbe a rischio un numero consistente di posti di lavoro dei complessivi 200.
“Ci sono state scelte sbagliate da parte del management aziendale – ha detto il segretario Fiom Cagliari Sandro Banchero – scelte che hanno sicuramente determinato delle perdite ma non è scaricando i suoi lavoratori dopo anni di servizio che la Sirti riuscirà a uscire dall’attuale impasse”.
La Fiom richiama anche la Telecom alle proprie responsabilità: “In questi anni – spiega Sandro Banchero – è stata attuata una politica di appalti al ribasso e una parcellizzazione delle commesse che ha penalizzato le realtà strutturate e rispettose delle regole a vantaggio di piccole imprese improvvisate”.
L’auspicio è che i tre giorni di mobilitazione articolati nelle diverse regioni, portino Sirti e Telecom a un tavolo ministeriale, al quale in passato la società di telecomunicazioni si è sottratta. “Telecom si occupa di un settore strategico – ha concluso Banchero – è perciò indispensabile anche che venga istituito un tavolo permanente di controllo e verifica delle sue attività, insieme alle altre società che si occupano di Tlc”.










