A Cagliari, trovare una casa in affitto è diventata un’impresa quasi impossibile. Non si tratta solo di prezzi esorbitanti che mettono in difficoltà chiunque cerchi una sistemazione dignitosa, ma anche di ostacoli sociali e discriminazioni che rendono la ricerca un vero e proprio calvario per alcune categorie di persone.
A lanciare un appello è Sadiki S., un giovane padre maliano che vive e lavora stabilmente in città. Nonostante un contratto a tempo indeterminato e una busta paga discreta, da quasi due anni cerca inutilmente una casa per la sua famiglia. La situazione in cui vive attualmente è insostenibile: “La casa in cui stiamo ora è insalubre, di conseguenza non possiamo più restarci”, racconta Sadiki, spiegando che l’insalubrità dell’ambiente rappresenta una minaccia non indifferente per la salute dei suoi figli. Eppure, nessuno è disposto ad affittare al giovane un appartamento. “Ho la disponibilità economica per pagare l’affitto”, ci racconta con amarezza. Ma le scuse degli affittuari sono sempre le stesse. “Per non dirmi che non vogliono affittare a uno straniero, mi rispondono che non affittano a famiglie con bambini o a chi non possiede un lavoro statale”. Dietro questi pretesti si cela spesso un pregiudizio difficile da combattere. Sadiki, si ritrova a combattere una doppia battaglia: trovare una casa dignitosa per la sua famiglia, e il relativo superamento dello stigma che lo vede discriminato per il solo fatto di essere straniero. Sadiki non chiede altro che un’opportunità per garantire ai suoi figli un ambiente sano e sicuro in cui crescere: “Ho bisogno di trovare una casa per i miei bambini. La mia situazione non può continuare così”, conclude.