Piste ciclabili cagliaritane? Tutt’altro che sicure, attaccano i ciclisti. Dopo l’incidente di qualche giorno fa in via Is Mirrionis, in cui un ciclista è stato investito da un autocompattatore della nettezza urbana, gli amanti delle due ruote mettono nel mirino i tracciati per le biciclette. E auspicano una messa in sicurezza, affidata a progettisti esperti e “sensibili”.
“No. Le piste ciclabili cagliaritane non sono affatto sicure”, attacca Virgilio Scanu, presidente di Fiab Città ciclabile, “sono fatte nel peggiore dei modi, da persone prive di sensibilità specifiche. È mancata proprio la cultura, come hanno ammesso anche al Comune di Cagliari. Spero a brevissimo”, aggiunge, “partano le progettazioni con tecnici esperti, perché va tutto ripreso in mano e vanno apportate le opportune modifiche, anche l’assessora alla Mobilità Marras ha parlato di necessità ricucire tutto il sistema. E noi”, conclude, “siamo pronti a fare la nostra parte”.
Secondo Scanu la pista più pericolosa in città è quella di viale Colombo, ma le criticità vengono segnalate anche in via Is Mirrionis dove qualche giorno fa è stato investito un ciclista. “In via Is Mirrionis, non serviva tanto evidenziare in rosso la pista che quando scorre non ha bisogno di particolari protezioni”, sottolinea il presidente di Città ciclabile, “va invece messa in risalto l’intersezione. Nel punto dell’incidente a fianco alla corsia e alle auto parcheggiate scorre la pista, molti tendono a svoltare a destra senza sapere che lì c’è un tracciato col ciclista che ha priorità e l’autista dovrebbe dare attenzione, lì andrebbe evidenziata la presenza della pista attraverso tracciature particolari”.
Scanu rileva la necessità di rivedere quasi tutte le intersezioni delle piste cittadine e ribadito la necessità di raccordare piazza Giovanni XXIII con Is Mirrionis, ha anche auspicato, sempre nel nome della sicurezza, che i ciclisti moderino la velocità (non oltrepassando i 10 km/h) nelle strade più trafficate.
“Gli incidenti possono sempre succedere, ma ci sono cose che ne aumentano la probabilità di accadimento. Analizzando il fatto in sé, dalle foto si vede che non è successo in uno degli attraversamenti peggiori di quel tratto di pista”, dichiarano i Ciclisti Urbani di Cagliari, “diciamo sempre che la sicurezza è un elemento fondamentale per invogliare le persone ad usare la bici. Gli attraversamenti devono essere visibili il più possibile, magari rialzati, per obbligare le auto a rallentare. Le infrastrutture poi devono essere sorvegliate: un’auto parcheggiata male (se è suv o furgone peggio ancora perché impedisce la visuale ancor di più, in bici si vede facilmente sopra le auto normali) impedisce a chi guida di vedere (o guardare) il ciclista. Infine, se il ciclista attraversa sicuro senza guardare anche quando ha la precedenza e se chi guida non è attento ai rischia grosso. Per questo”, conclude, “lanciamo un appello a chi va in bicicletta: siamo prudenti, non fidiamoci mai di avere la precedenza, guardiamo sempre negli occhi chi ci può tagliare la strada, può salvarci la vita”











