Cagliari, la toccante lettera dello scrittore Porru a Mirko: “Ti mando un abbraccio, spero che tu lo senta”

“Ti scrivo e penso al tuo coraggio, al tuo amore, alla tua paura. Al mostro che è arrivato dal buio. Al male che hai guardato negli occhi. Penso al tempo che non hai avuto, a quello che non sarai, ai sogni che avevi, ai posti dove non andrai”


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Spopola su Facebook la toccante lettera che il giovane scrittore cagliaritano Matteo Porru ha scritto per Mirko Farci il giovane di Tortolì barbaramente assassinato nel tentativo di difendere la mamma.
“Ciao, Mirko.
Ti scrivo mentre le nuvole vanno e vengono. Magari piove. È sempre strano quando fa bel tempo per giorni e poi arriva il cielo nero. Non te lo aspetti. E tuona forte.
Ti scrivo da coetaneo e da figlio. Per abbracciarti e dirti grazie.
Ti scrivo e penso al tuo coraggio, al tuo amore, alla tua paura. Al mostro che è arrivato dal buio. Al male che hai guardato negli occhi. Penso al tempo che non hai avuto, a quello che non sarai, ai sogni che avevi, ai posti dove non andrai.
Penso al tuo gelato preferito, al tuo migliore amico, ai programmi per l’estate che non vivrai. Penso alla maturità che non darai, alla musica che hai ascoltato ieri, agli squilli del telefono quando chiamavi Mamma, che non richiamerai.
Penso al ruolo che avevi a calcetto, a cosa pensavi da solo, ai vestiti che indossavi più spesso, al gel sul ciuffo di capelli che non taglierai.
Penso a tutto questo e a tanto altro e mi chiedo perché.
Perché il male esiste e ce ne accorgiamo tardi. Perché stavolta ha vinto e qualunque cosa accada non ti farà tornare. È questa la cosa che mi fa rabbia. Che non c’è una soluzione. Che non possiamo riportarti qui, a vedere il mare.
Ti mando un abbraccio. Spero che tu lo senta. Anche se lo senti più in alto di qualche nuvola.
Anche se le nuvole, qui, ormai se ne sono andate. Non piove più.
C’è solo tanto, tanto sole.
Lo vedi, il mare?”


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