Un altro incidente, un’auto ribaltata e traffico in tilt: sulla Statale 554 non è più questione di fatalità, ma di una drammatica quotidianità. Gli incidenti si susseguono a ritmo costante su una delle arterie più importanti per l’hinterland cagliaritano, mentre il progetto di messa in sicurezza e ammodernamento dell’infrastruttura resta bloccato da anni. La Statale 554 rappresenta un nodo cruciale per la mobilità di tutta l’area metropolitana. Serve i comuni di Selargius, Quartucciu, Quartu Sant’Elena e Monserrato, costituendo un collegamento diretto con Cagliari. Tuttavia, le attuali condizioni della strada non garantiscono più un transito sicuro né scorrevole. Intersezioni semaforizzate, carreggiata inadeguata e insediamenti residenziali e produttivi a ridosso della strada rendono la viabilità lenta e pericolosa, aggravando anche l’inquinamento atmosferico e acustico. Il progetto di riqualificazione della 554 risale al 2008. L’obiettivo era chiaro: eliminare le criticità con la creazione di intersezioni a livelli sfalsati, tre rotatorie, l’allargamento della carreggiata a sei corsie, marciapiedi, piste ciclabili e spazi verdi, garantendo così un collegamento continuo tra la SS 554 e la SS 125. A oggi, però, a distanza di sedici anni, non si è andati oltre la fase progettuale. Dopo una lunga sospensione, la progettazione era ripresa nel maggio 2022, con l’attivazione del servizio esecutivo e il coinvolgimento dell’associazione temporanea di imprese incaricata. Il 2024 sembrava finalmente l’anno della svolta: l’apertura del cantiere era prevista per fine febbraio, e si parlava persino di un nuovo collegamento metropolitano tra Flumini e l’aeroporto di Elmas. Ma il sogno si è infranto ancora una volta. Tutto è fermo a Roma, in attesa della Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero dell’Ambiente. Nel frattempo, la 554 continua a mietere incidenti, spesso gravi, mentre i tempi di percorrenza si allungano e raggiungere Cagliari diventa sempre più complicato. Nonostante le risorse economiche siano disponibili da oltre quindici anni, la situazione resta immobile, lasciando cittadini e pendolari in balia di una strada che si conferma, ogni giorno di più, tra le più pericolose della Sardegna.












