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La rivincita delle piccole botteghe a Cagliari. La sfida alle Città Mercato, per riconquistare i clienti di quartiere. Una tendenza sempre più marcata a Cagliari, dove si assiste alla rinascita dei “negozietti”. L’ultima bottega ad aprire si chiama ironicamente “Botte..gaia” e si trova a Pirri, in via dei Carbonari, quasi all’angolo con la trafficatissima via Vesalio. Ed è qui che Laura, una simpatica e gentile commessa, serve i clienti con l’amore di un tempo. Li “coccola” con i salumi freschi dell’Emilia, con il formaggio frescio sardo, con il pane e il latte di giornata, con le uova fresche.
Sembrerà strano, ma le botteghe a Cagliari erano praticamente scomparse per vent’anni, tramortite dai grandi centri commerciali. Qualche mese fa l’apertura in via Sonnino dell’Orto di Papà, gestito da due fidanzati cagliaritani (Andrea Giambroni e Laura Cabiddu), con grande successo. Ora in altri rioni ripartono le botteghe, e a giovarne sono i clienti: “Prima dovevo andare a Città Mercato anche soltanto a comprare il latte, ora finalmente ho un negozio sotto casa”, commenta a Pirri Riccardo, cliente della nuova “Botte-gaia” aperta da una settimana. Dentro questi negozi si respira davvero l’aria degli anni Settanta: scaffali semi vuoti ma con le primizie di giornata, i prezzi con l’etichetta adesiva sulle bottiglie di birra e acqua, come nei mini market di tranta e quaranta anni fa. Il tempo sembra essersi fermato, la piccola distribuzione rinasce a Cagliari per merito dei giovani che provano a reinventarsi un lavoro. Per dare un calcio alla crisi seguendo magari semplicemente l’esempio dei nonni.