Dopo l’ennesima notte di violenza che ha visto come protagonisti un gruppo di giovanissimi inseguire un loro coetaneo nelle strade della Marina, fioccano altre segnalazioni e testimonianze ma soprattutto emerge la paura che possa accadere qualcosa di veramente grave. Chiedono tutti di rimanene anonimi, nessuno ha voglia di mettere faccia, nome e cognome perché il senso di insicurezza predomina, quello delle ritorsioni contro chi cerca di proteggere denunciando ma che potrebbe sembrare una sfida da cogliere al volo da chi, magari sotto l’effetto di alcol e droga, non ha la giusta lucidità. Non solo: si muovono in branco, mai da soli, e, senza nasconderlo, molti girano con il coltello in tasca. L’episodio di ieri https://www.castedduonline.it/cagliari-giovanissimo-inseguito-da-coetanei-armati-di-coltello-alla-marina/?swcfpc=1&fbclid=IwY2xjawKyMyZleHRuA2FlbQIxMQABHnMevLwguu5zkjKO98qvj9yzebFlDfJRZ8MdZJPdJAGU9Mu98Twb5ourQ4go_aem_HqafjHADgSPTWU6d4CX7WA ha suscitato molto clamore e i cittadini alzano la voce al fine di mettere in sicurezza il territorio. Non solo: “Chi ha aiutato il giovane inseguito e far calmare gli animi ha rischiato veramente tanto: era un clima di grande agitazione quello di ieri, di estremo pericolo per tutti”.









