Cagliari, la rabbia dei lavoratori delle agenzie fiscali: “Senza bonus in busta paga e sotto stress”

Il salario accessorio “bloccato” e i carichi di lavoro “esorbitanti”. Esplode la protesta di centinaia di lavoratori pubblici: “Lavoriamo tante ore anche se stanno tagliando il personale, ecco perchè gli utenti si lamentano”. GUARDATE le VIDEO INTERVISTE


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Il popolo dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate sul piede di guerra anche a Cagliari. Tra loro c’è chi ogni giorno fornisce informazioni utili ai cittadini o ai commercialisti e chi si occupa del settore delle dogane: tutti, però, sono uniti in un grido di dolore che tocca vari punti: dall’assenza totale di risorse del salario accessorio per il 2018 e il 2019, passando per la carenza di personale sino ad arrivare ai carichi di lavoro esorbitanti. E, in più, c’è l’impossibilità a fare carriera. Le polemiche sono tante, tutte confermate dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Unsa e Flp. Silvana Cadeddu della Cisl è netta: “L’amministrazione non si rende conto che per i lavoratori è impossibile andare avanti, non riusciranno più a fornire nemmeno i servizi minimi ai contribuenti. Il personale è diminuito, nel 2021 ci saranno solo settecento dipendenti a fronte dei mille dell’anno scorso. Il salario accessorio è bloccato perchè, nonostante un incremento nazionale dei fondi pari a tre miliardi, si continua ad applicare il tetto di spesa al bilancio complessivo”. Caustico anche Nicola Cabras della Cgil: “Il salario accessorio che non c’è è solo uno dei temi, importanti, che ruotano tutti attorno alla lotta all’evasione fiscale, che passa solo attraverso l’efficientamento delle agenzie fiscali. Mancano direttori, quadri intermedi e personale, non c’è una volontà reale di fare investimenti. I lavoratori sono stressati e gli utenti sono vittime della carenza del personale. Ci sono tanti giovani, a spasso, che potrebbero essere assunti”.

 

E loro, i lavoratori, si sono raccontati a Casteddu Online: c’è chi prende 1400 euro per fare trentasei ore alla settimana e denuncia la mancanza “dei circa cento euro” legati al salario accessorio e chi chiede “maggiori garanzie e le nomine di direttori, indispensabili per poter smaltire tutte le richieste che arrivano”. Le loro storie si possono leggere, nel corso delle prossime ore, sul nostro sito www.castedduonline.it