Cagliari, la rabbia dei docenti precari: flash mob in piazza Yenne

Nuova protesta degli insegnanti sardi a rischio emigrazione per il prossimo anno accademico


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Nuova protesta dei docenti sardi col trolley a Cagliari, il giorno prima del verdetto. Nella notte tra l’uno e il due settembre, infatti, migliaia di docenti terranno gli occhi  incollati  al pc  in attesa della comunicazione da parte del Miur che assegnerà la provincia di destinazione per il prossimo anno accademico. Con tanto di valigie, e uno striscione con su scritto “Carlo Felice, insegnanti tristi”, il comitato “Valigie 10 agosto” ha manifestato questa mattina in piazza Yenne, sotto la statua simbolo di Cagliari. Una lezione simbolica per spiegare perché la “Buona scuola” non ė poi così  buona.  “Non vogliamo il lavoro sotto casa – hanno spiegato i docenti – Ma per quale ragione si deve andare fuori dalla Sardegna quando il lavoro nell’Isola c’è?”.

“Nella provincia di Cagliari – hanno precisato – le supplenze previste per il sostegno sono più di 320 mentre i docenti specializzati iscritti nelle graduatorie sono 196. Allora perché emigrare?”. Sui gradini sotto la statua, che rappresenta il km 0 della SS 131, punto di partenza dal quale molti docenti sardi potrebbero iniziare il tanto agognato e sofferto ruolo che  obbligherà centinaia di docenti precari sardi a trasferirsi lontano dalla propria terra.  Con lavagna e slide, gli insegnati hanno spiegato in maniera elementare i punti cruciali della legge “Buona scuola”, un mini corso di risposta alle Faq del Ministero sulla vicenda.


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