Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Palloncini rossi, magliette tutte bianche e mascherina chirurgica d’ordinanza con la scritta “infermiere”. Erano in circa 150, sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari, per protestare contro chi “ci ha abbandonati”. Il riferimento principale è al Governo, ma c’è spazio anche per un “richiamo” alla Regione. Gli infermieri sardi protestano in contmeporanea con i loro colleghi di altre città d’Italia. “Responsabilità, competenza ma poca riconoscenza: #infermieriusaegetta”, questo un degli slogan principali scritti sui maxi cartelloni. Le richieste? Un contratto migliore e il ripristino del pagamento di tutti gli straordinari: “Per mesi, con l’emergenza Coronavirus, ci hanno chiamato eroi, ma noi non vogliamo nessun titolo. Siamo lavoratori come tutti gli altri che vogliono solamente più diritti. Il nostro stipendio non è come quello dei nostri colleghi europei, adesso è il momento per ottenere ciò che chiediamo da anni”, spiegano gli organizzatori. “Ci hanno levato, nel tempo, anche tutta una serie di straordinari”. Insomma, richieste già note ma che ritornano attuali dopo i duri mesi di lockdown, con il lavoro negli ospedali andato avanti, molte volte, anche olte l’orario previsto.
Presenti alcuni infermieri del Santissima Trinità, che però hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. Altri colleghi, però, hanno fatto sentire la loro voce, tra chi lavora a San Gavino Monreale e chi a bordo delle ambulanze del 118. Le loro testimonianze si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito https://castedduonline.it/