di Paolo Rapeanu
Dicembre e maggio sono già passati, e anche giugno sta finendo: tra dieci giorni saranno esattamente tre i mesi senza stipendio “per 290 agronomi e veterinari sardi”. Sono i lavoratori dell’Aras, tra loro c’è chi lavora anche da trent’anni. La protesta sotto il palazzo del Consiglio regionale vede la presenza di agronomi e veterinari provenienti da ogni angolo dell’Isola. C’è chi è “fortunato” e attende solo tre buste paga e il rimborso delle spese legato agli spostamenti effettuati con le automobili ma anche chi, all’improvviso, si sarebbe trovato senza più un contratto.
“Ci sono venti colleghi che si sono visti non rinnovare il contratto, la loro è la situazione più grave, ma è altrettanto assurdo che da quattro mesi nessuno di noi prenda i rimborsi chilometrici”, spiega Osvaldo Ibba, segretario regionale Confederdia, “chiediamo per l’ennesima volta che si proceda alle stabilizzazioni per i dipendenti dell’associazione regionale allevatori, come prevede la legge 3 del 2009. È assurdo lavorare in queste condizioni” perché, tra stipendi non pagati e rimborsi non garantiti, “ne risente anche il livello di qualità del lavoro stesso che noi garantiamo agli allevatori”. Cagliari Online ha raccolto le testimonianze di alcuni dei lavoratori che protestano sotto il Consiglio regionale, le loro storie si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito preprod.castedduonline.localmente.it












