Un appello disperato e accorato al nostro giornale, che accogliamo volentieri e rilanciamo con forza. L’appello di una madre costretta a pagare di tasca sua terapie e assistenza al figlio disabile perché il Comune di Cagliari, nonostante le richieste e i tentativi di sbloccare un’incredibile situazione di stallo, non dà risposte. Né tantomeno dà i soldi della 162 (la legge che assicura supporto economico alle famiglie con disabili) dovuti alle famiglie. E la beffa è dietro l’angolo: perché tante mamme si vedono costrette a lasciare il lavoro per accudire i figli, non avendo la possibilità economica di sopperire alle mancanze del Comune.
“Vi chiediamo aiuto”, scrive disperata la nostra lettrice Ester a Casteddu online. “Il Comune di Cagliari è da gennaio che non paga la 162. Io parlo per me stessa ma siamo tutti nella stessa situazione”, spiega. “Ho dovuto anticipare 1200 euro per far sì che continuassero le terapie e i pagamenti alla ragazza che si occupa di mio figlio ma ora mi trovo in difficoltà”.
Una battaglia difficile soprattutto perché non si sa contro chi combatterla. “Siamo stanche, demotivate, non sappiamo a chi rivolgerci, nessuno che sa dare una risposta. Intanto, se non verrà effettuato almeno un pagamento, dalla settimana prossima io dovrò sospendere le terapie per mio figlio, dovrò sospendere la ragazza che lo cura e rinunciare al mio lavoro per occuparmi totalmente di mio figlio. Ma possibile che non hanno un minimo di organizzazione?”, si chiede Ester ricordando, giustamente e con grande amarezza, che “stiamo parlando di disabili”.
Il Comune di Cagliari intervenga immediatamente per dare sollievo a queste famiglie.