I dubbi e le paure? Tanti, e tutti scritti nei volantini distribuiti a chi, ignaro della situazione, si è recato a fare la spesa nei centri commerciali Auchan di Cagliari. A Santa Gilla, centinaia di lavoratori hanno aderito allo sciopero – con tanto di sit-in nel piazzale interno della Città Mercato – per chiedere di “conoscere il piano industriale di Conad, i suoi investimenti, l’ammontare degli esuberi” e, soprattutto, lanciando un grido di allarme: “Nessun dipendente dev’essere lasciato senza tutele”. Al loro fianco i tre principali sindacati italiani – Cgil, Cisl e Uil -. I loro rappresentanti stanno attendendo notizie da Roma, dove è in corso di svolgimento un lungo tavolo al ministero dello Sviluppo Economico: sindacalisti da una parte, “piani alti” di Conad dall’altra: “Ad oggi non c’è nessuna certezza di riassorbimento per le centinaia di lavoratori sardi di Auchan. Conad prevede di arrivare a Santa Gilla a febbraio, e il rischio di tanti esuberi è dietro l’angolo. La maggior parte dei dipendenti ha almeno 40 anni, un’età nella quale è difficile trovare un altro lavoro”. Il tempo scorre, le trattative tra il gruppo francese e quello italiano vanno avanti e la paura, sempre più forte, di ogni lavoratore Auchan, è di restare “stritolato” tra i due giganti commerciali.
Tra loro c’è chi lavora a Santa Gilla sin dal primo giorno dell’apertura del centro commerciale – era il 1992 -, chi si sobbarca decine di chilometri per arrivare sin da Iglesias e chi, superata la “boa” dei 50 anni, in caso di licenziamento non ha nessun’altra porta alla quale andare a bussare. Storie di lavoratori “impauriti” dallo spettro di una lunga scia di licenziamenti, nonostante i contratti a tempo indeterminato: Cagliari Online ha raccolto le loro voci, le interviste si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito https://castedduonline.it .











