di Marcello Roberto Marchi
Viaggio tutti i giorni sui Bus del CTM e come me tutti i passeggeri possono vedere gli abusi e i comportamenti incivili di stranieri e residenti. SE è vero che le obliteratrici sono spesso fuori uso per cui il passeggero si trova talvolta ” spiazzato ” rispetto agli obblighi di cui gli si fa carico, tuttavia l’abitudine dei ” furbi ” è quella collaudata di non obliterare e di piazzarsi in punti strategici per provvedere o per scappare quando salgono i controllori, ben visibili e riconoscibili per la diviso che indossano.
La gazzarra che ieri l’altro c’è stata a difesa di un extracomunitario che non evea obliterato e che aveva tentato di farlo senza riuscirci solo dopo che si sono presentati a bordo i controllori, è un classico esempio di quello che succede a bordo tutti i giorni e che le telecamere hanno fedelmente documentato con le immagini che CTM ha diffuso a tutela del corretto operare dei propri dipendenti nell’esercizio dei propri doveri ed ai quali deve andare il plauso e la solidarietà di tutti noi che viaggiamo nei Bus e paghiamo regolarmente biglietto o tessera. Chi ha difeso l’extracomunitario ( indipendentemente dalla sua condizione ma il ragionamento vale anche per i viaggiatori abusivi nostrani ) siano stati turisti occasionali o viaggiatori normali non avevano il diritto di difendere chi non era in regola e tanto meno di offendere chi svolgeva il proprio lavoro nell’interesse di tutti. Ma il controllo non va fatto solo sul possesso o meno del biglietto ma andrebbe esteso anche ad altri comportamenti poco rispettosi e talvolta anche sprezzanti. Ne va di mezzo le buone maniere e, senza la pretesa di fare il moralista, l’educazione che nasce certamente attraverso i sistemi ed alle sedi educative primarie, famiglia e scuola,che, evidentemente, non funzionano nei riguardi delle nuove generazioni ,che non è solo cosa di oggi.
A me è capitato di salire sul BUS n.1, che è quello più frequentato in Città, e dopo aver obliterato la tessera ho cercato di sedermi in uno dei posti riservati agli invalidi, in quanto appartengo purtroppo a questa categoria, posti occupati da due ragazzetti, forse 10-13 anni, una dei quali con i piedi sopra il posto di fronte. Non avendo visto cenno di cambiamento di posizione e che neppure mi invitavano a sedermi, ho chiesto intanto di togliere i piedi dal sedile e poi di farmi sedere. Ho detto loro : “Se al mio posto, fosse salito il controllore, cosa sarebbe successo ? ” Risposta: “Ci avrebbe fatto la contravvenzione perchè non abbiamo il biglietto “. Nessun ulteriore commento da parte mia. Al contrario, un cinquantenne in piedi, evidentemente conoscente dei due, ha iniziato una litania di commenti nei miei confronti, reo di aver interloquito in quel modo con i due minorenni. Non ho risposto, ho finto di non capire, ho evitato una briga. Evidentemente era fatto della stessa pasta, non so se anche costui fosse senza biglietto. Ecco, anche i controllori si trovano di fronte certi personaggi che è meglio lasciar perdere. Io ho potuto farlo, loro purtroppo no, perchè devono fare il loro dovere al meglio. Per questo meritano considerazione e plauso, non invettive e insulti, come quelli dei presunti turisti che hanno difeso un utente, non importa il colore, che non aveva fatto il proprio dovere di obliterare il biglietto appena salito a bordo del Bus, cercando di fare il furbo, come hanno dimostrato le telecamere a bordo.












