Cagliari, infermieri e medici esasperati: “Le nostre auto svaligiate nel parcheggio davanti al Brotzu, siamo abbandonati”

Vetri rotti e macchine “ripulite” mentre, in corsia e sala operatoria, salvano vite. I lavoratori dell’ospedale decidono di metterci la faccia. Giuseppe Pittaluga, medico di Ortopedia: “Occhiali, attrezzatura da tennis e scarpe rubate. 1500 euro di danni, ladri in azione mentre stavo lavorando, mica giocando”. Gianfranco Desogus, infermiere: “Vetri della Ford Focus in frantumi, ma costa molto mettere telecamere o dei vigilanti? Così non si può lavorare tranquilli”. Le loro denunce


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Per i ladri e i topi d’auto è diventato, col passare degli anni, come un Eldorado. I parcheggi esterni del Brotzu (gli stalli di via Peretti) per loro sono diventati un porto sicuro: le auto da svaligiare, purtroppo, non mancano, e sono quasi sempre quelle di medici e infermieri del più grande ospedale della Sardegna. Mentre cercano di salvare vite o svolgere interventi delicatissimi, a poche decine di metri c’è chi, anche negli ultimi giorni, prende di mira le loro macchine. I sindacati hanno fatto sentire tante volte la loro voce. Oggi, più di un lavoratore interno ha deciso di metterci la faccia, contattando Casteddu Online. L’sos è breve e chiaro: “Vogliamo più controlli”. Lavorare per dover poi sborsare tanti soldi per i danni causati dal delinquente o delinquenti di turno, insomma, non fa proprio piacere a nessuno. Giuseppe Pittaluga ha 32 anni ed è medico nel reparto di Ortopedia: “La mia Volkswagen Tiguan è stata saccheggiata mentre stavo facendo il turno notturno. Ho montato alle venti, alle otto del giorno dopo ho trovato i finestrini spaccati e tutta la macchina ripulita. Due paia di scarpe, quattro racchette da tennis più tutta l’attrezzatura, due paia di scarpe. Tra oggetti e vetri, danni per 1500 euro. Stavo lavorando, non giocando”, tuona Pittaluga. “Qui servono più controlli, non so se il Brotzu possa fornirci dei parcheggi interni ma la sicurezza è indispensabile”.

Gianmarco Desogus, 30 anni, è infermiere: “Turno iniziato alle 6:45, sabato scorso, nel primo pomeriggio ho staccato e la mia auto non aveva più i finestrini. Qualcuno li ha sfondati e ha rovistato ovunque, riuscendo a fuggire solo con delle monete antiche che avevano un grande valore affettivo. Oltre al danno ho anche la paura di dover lasciare ogni giorno l’auto in un parcheggio dove chiunque può saccheggiarla, indisturbato. Dentro i parcheggi non ci sono quasi mai, nel senso che son sempre occupati, dalla mattina sino al tardo pomeriggio. Costa molto mettere delle telecamere o anche dei vigilanti? Chi può, chi ha competenza ci dia una mano, non abbiamo nessun punto di riferimento. Il parcheggio esterno è sempre al buio, voglio poter lavorare tranquillo e senza il pensiero che, mentre sto operando, la mia auto possa essere nuovamente svaligiata”.


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