Sono passati già 14 anni da quando l’enfant prodige della sinistra cagliaritana diventò sindaco la prima volta, ora sfida Bacaredda per raggiungerlo nel poker. Perchè l’operato del sindaco Truzzu lo ha riportato facilmente alla guida della città e ora Zedda sembra non avere avversari: l’opposizione è flebile, il centrodestra poco organizzato, ma ci sono altri ostacoli. Su tutti, rimediare agli errori del predecessore e liberare la città da quei cantieri infiniti che la stanno strangolando. Una Epifania piena di pensieri per Zedda, che coincide col compleanno. Via Roma è un mostro da ristabilire, alla fine la grande piazza di Boeri sarà largamente ridotta e solo un grande studio sul traffico, in concomitanza coi lavori della metropolitana, potrà alleggerire la viabilità cagliaritana. Sullo stadio nuovo si procede anche se a rilento, sperando di centrare il traguardo degli Europei del 2032. La nuova spiaggia a Sant’Elia resta il sogno mentre i rifiuti sono il principale incubo: il nuovo appalto della raccolta differenziata, molto simile al primo che costò alla Ghirra la vittoria elettorale, non convince e resta un rebus, non c’è alternativa ai mastelli.
Guardandosi indietro di 14 anni, la città guidata di nuovo da Zedda è completamente cambiata. Non solo per il Corso pedonale o le vie dello shopping rimesse a nuovo. Molte le perplessità su via Dante e viale Trieste progettati nell’era sfortunata di Truzzu, che passa alla storia come il sindaco di destra che ha riportato a furor di popolo alla guida del Municipio il più forte rappresentante della sinistra. Il ritorno di Zedda ha un po’ anestetizzato le proteste di una città sonnolente, ma le aspettative sono grandi. Quali sono le principali emergenze che il sindaco dovrà affrontare quest’anno? Cosa ne pensano i lettori di Casteddu Online?










