Cagliari, il Natale tragico degli agenti di viaggio: “Soldi del Governo non arrivati, decine di famiglie sul lastrico”

In città e nel resto dell’Isola i tour operator sono, tutti, alla canna del gas. L’ultima “sorpresa”? I fondi del Governo: “Promessi ma non ancora arrivati e 15 agenzie hanno già fallito, tra loro anche alcune realtà storiche. Incassi crollati del 95 per cento per colpa del Covid, non sappiamo se ripartiremo per Pasqua”. Ecco le storie


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

C’è chi confessa di aver iniziato a consumare i risparmi messi da parte in anni e anni di lavoro e chi va avanti guardando le carte e notando che, rispetto al 2019, la perdita di fatturato è superiore al milione di euro. E le nuove restrizioni per il periodo natalizio sono state l’ennesima “bomba” esplosa, quasi, all’improvviso. Gli agenti di viaggio sardi tornano a urlare tutta la loro disperazione: il settore del turismo è praticamente fermo da febbraio, la breve finestra estiva non è bastata per ripianare i mancati incassi. E decine di agenzie hanno già abbassato le serrande per sempre: “Sono già almeno 15 ad essersi arrese”, spiega Gian Mario Pileri, presidente regionale e vicepresidente nazionale della Fiavet: “Tra loro ci sono anche delle realtà storiche. La metà delle agenzie lavora solo vendendo viaggi ai sardi e sono fermi dal ventotto febbraio. Da dieci mesi, quindi, non incassano un solo centesimo e hanno perso il 95 per cento del fatturato. Stanno resistendo, tra affitti e spese, ma se non ripartiamo per Pasqua tanti altri chiuderanno per sempre. Le promesse di fondi fatte a marzo, aprile e maggio sono rimaste tali, e i fondi del Governo non sono ancora arrivati. Forse ne arriverà una parte entro dicembre e la seconda con l’inizio del 2021, ma il rischio fallimento c’è tutto. Bisogna considerare”, rimarca Pileri, “che i guadagni sono fermi da undici mesi. Sarà un Natale tragico, ci sono decine di famiglie sul lastrico”.

E loro, gli agenti di viaggio e tour operator isolani, confermano in pieno il lunghissimo periodo di crisi legato al Coronavirus. Tiziana Vacca gestisce da decenni un’agenzia in via Puccini a Cagliari: “Prenotazioni ferme anche per i prossimi mesi, il Governo ci ha tolto anche il Capodanno e il Natale, le crociere sono state bloccate. Aiuti? Due bonus da 600 euro, ma ne ho spesi solo 4mila per l’Inps. E, inoltre, come hanno dato quegli aiuti a me che sono rimasta chiusa, li hanno dati anche a chi ha continuato a lavorare, come le pizzerie d’asporto. Sto iniziando a toccare i miei risparmi”, confessa, “non posso vendere nemmeno pacchetti interni perché c’è confusione sulle regole legate agli spostamenti e molti alberghi sono chiusi”. Luigi Ballocco, 62 anni, da trenta è tour operator: “Natale e Capodanno andati, niente programmazione. Non ho venduto nulla, lo Stato ha garantito solo la cassa integrazione per i dipendenti e il 30 per cento del fatturato dell’anno scorso, ma sinora mi è arrivata solo una piccola parte. Gli aiuti sono insufficienti, finirò il 2020 con perdite superiori al milione di euro. Avrei voluto assumere nuovi dipendenti, non posso farlo”, afferma, “spero di poter tornare a vendere qualcosa per Pasqua 2021. La voglia di viaggiare, da parte della gente, c’è: ma tra divieti di spostamenti e pandemia tutto diventa, ovviamente, difficile”.


In questo articolo: