“Il cancro al seno non esiste” I medici dell’Istituto Europeo di Oncologia anche in Sardegna. Partendo da un progetto dell’Istituto Europeo di Oncologia nato con lo scopo di portare l’esperienza e la qualità IEO nell’ambito di prevenzione, diagnosi e cura sul territorio nazionale, anche a Cagliari c’è la possibilità di incontrare i medici dell’ IEO presso il centro SOMA, in via Val d’Elsa, 12/18. I medici che visitano ed effettuano prestazioni diagnostiche sono il dott. Andrea Manconi (divisione di chirurgia ricostruttiva IEO) e il Dott. Mattia Intra (divisione di senologia chirurgica IEO) che visitano circa 40 pazienti al mese. Su tutto il territorio nazionale nel 2015 sono state erogate 1182 prestazioni.
CANCRO: MIGLIAIA DI VARIANTI. Come spiega il Dott. Manconi “Il cancro al seno non esiste, o meglio non ne esiste solo uno; basti pensare che per il solo tipo più comune, ne esistono migliaia di varianti, frutto della combinazione di quattro sue caratteristiche principali, per non parlare poi dell’estensione locale, la posizione nel seno e l’eventuale coinvolgimento di altre strutture come linfonodi o, peggio, altri organi. Ne consegue che ogni paziente è diversa dall’altra e purtroppo anche gli uomini non ne sono completamente indenni”.
Altrettanti sono i trattamenti chirurgici e medici che vengono indicati al paziente. Storicamente l’Istituto Europeo di Oncologia affronta il paziente nella sua individualità accerchiando la malattia con le professioni del chirurgo senologo, dell’oncologo, del radioterapista, del genetista, (perché purtroppo la malattia in casi specifici è ereditaria e deve essere prevenuta nell’altra mammella, ma anche nei parenti della paziente) e del chirurgo plastico. I primi specialisti assicurano le migliori chances di guarigione, mentre l’ultimo affronta tutti i problemi derivanti dai trattamenti. Problemi come asimmetria del seno dopo quadrantectomia e assenza del seno dopo mastectomia sono problemi ormai risolvibili. Le nuove frontiere? Riuscire a sconfiggere il cancro prima che compaia, cicatrici sempre più piccole e nascoste con tecniche mini-invasive, l’utilizzo del proprio tessuto adiposo che restituisca un seno completamente naturale e che duri tutta la vita ed il trattamento del linfedema, quella condizione per la quale il braccio della paziente si può gonfiare e risultare inabile.










