Buia ad intermittenza, con la pista ciclabile che ha creato l’effetto “restringimento” quasi come via della Pineta e con vari negozi che hanno chiuso negli ultimi anni. Ecco come si presenta via Sonnino a Cagliari. Tre giorni fa l’ultimo black out da piazza Gramsci all’ultimo tratto, quello che “corre” sino alla rotonda. Un problema che accomuna la via a tante altre strade cagliaritane. E i negozianti superstiti, comunque la maggioranza rispetto alle vetrine polverose e ai cartelli “affittasi”, raccontano i problemi e le criticità di una strada che, dal punto di vista commerciale, ha parzialmente perso il suo appeal. Sandro Cosentino, ottico ed ex assessore comunale alle Attività produttive, continua a resistere: “Sì, ci sono problemi, come in tutta la città. Nella mia parte la luce, per fortuna, non è mancata. Gli affari sono in calo, il vero problema sono le bollette dell’energia che tutti stiamo ricevendo in questi giorni e che hanno distrutto quel poco di tessuto sociale che era rimasto, più le vendite online. Via Sonnino non è mai stata a grande vocazione commerciale, la gente non passeggia ma passa in auto”, spiega Cosentino. “Tanti servizi hanno chiuso, spero ora nel rilancio con l’apertura di una lavanderia e col mio negozio di poter continuare a dare servizi che rendano appetibile la strada. Il Fisco ci tratta come evasori quando siamo solo dei sopravvissuti che cercano di andare avanti. Online vendono occhiali e lenti a contatto, come puoi vendere su internet presidi medici? Dovrebbero non farci pagare le tasse, invece per 600 euro che mi sono dimenticato di pagare sto patendo, col Fisco, una situazione patetica. Tutte le altre rate le ho pagate ma vogliono multarmi come se non avessi mai pagato”.
Roberto Mosca è uno storico profumiere, il suo negozio c’è da più di mezzo secolo: “La sera, soprattutto, gira poca gente”, e la situazione è critica “tra l’illuminazione che non c’è e i pochi parcheggi. La pista ciclabile è poco utilizzata, forse anche quella ha contribuito a portare meno parcheggi. Nei primi mesi dell’anno affari in calo di almeno il dieci per cento”, sostiene. Che fare? “Rivedere la situazione dei parcheggi, la vera nota dolente. E garantire più illuminazione, con la strada buia ci sono più pericoli”.










