I ricci sono vietati sino al 2024. Non da subito, probabilmente da gennaio 2022 scatterà lo stop alla pesca, dopo la legge approvata ieri dal Consiglio regionale. E decine di famiglie di pescatori sono già molto preoccupate: senza il riccio, come porteranno il pane a casa? E allora, ecco la proposta, fatta durante un incontro riservato in Comune con l’assessore alle Attività produttive Alessandro Sorgia. I chioschi di Su Siccu? “Aperti tutto l’anno, vogliamo vendere orziadas, arselle e bocconi”, spiega Michele Puddu, uno dei ricciai della delegazione ricevuta a palazzo Bacaredda: “Sappiamo che dal 15 novembre potremo vendere ricci, ma poi con lo stop alla pesca rischiamo di restare a terra”. Quindi, hanno deciso di reinventarsi, proponendo altre specialità, non soggette a nessuna protezione speciale, che può offrire il mare. Con Su Siccu che, quindi, potrebbe diventare una nuova area food vista mare, aperta da gennaio a dicembre, pronta ad accogliere sia cagliaritani sia turisti. L’idea-proposta è stata lanciata e raccolta dall’amministrazione comunale, che ora come ora sta facendo i conti con la comunicazione ufficiale della pesca vietata, da parte della Regione, non ancora arrivata ufficialmente: “Da parte mia non c’è nessuna preclusione, c’è anzi massima disponibilità”, spiega Alessandro Sorgia. “I ricciai mi hanno detto che vogliono proporre degustazioni di altri prodotti del mare, inclusi i bocconi”.
E, se è vero come è vero che “i bandi per le assegnazioni delle tre postazioni di Su Siccu sono usciti oggi, quindi bisogna solo attendere le aggiudicazioni”, Sorgia ricora che “l’apertura dei chioschi tutto l’anno è una questione anche di tipo amministrativo. Dovrò riaggiornarmi con i pescatori martedì prossimo, intanto chiederò agli uffici come si può procedere, ovviamente anche al dirigente. Potrebbe bastare un nuovo bando, o servire anche altri tipo di valutazioni per capire come venire incontro alla richiesta”. Insomma, una parola definitiva, o almeno abbastanza certa, arriverà solo dopo il ponte dei morti. Con i ricciai pronti a non dover più spaccare ricci ma friggere e cucinare anemoni di mare e vongole sotto i pini di Su Siccu.










